Infine, rispetto agli intrecci immaginati nell’articolo, si sta provvedendo a verificare eventuali azioni legali nei confronti della testata giornalistica e del suo redattore
Nei giorni scorsi era apaprso un articolo sul Corriere della Sera a firma di Carlo Vulpio dove si denunciava la nascita di una discarica tra grotte e rovine storico in agro di Spinazzola, attribuendo la responsabilità al Presidente vendola che aveva firmato l'ordinanza.
Il presidente Vendola è tronato sull'argomento con le precisazioni che seguono: "In primo luogo il Commissario delegato – Presidente della Regione, ha sottoscritto un solo contratto riferito, non già al "primitivo" impianto di discarica (come viene definito nell’articolo), ma bensì alla realizzazione di una piattaforma di trattamento dei rifiuti urbani con annessa necessaria discarica di servizio soccorso, in attuazione del piano regionale vigente che ha adottato i sistemi di trattamento tecnologicamente più avanzati ed ambientalmente sostenibili, finalizzati a ridurre al minimo gli impatti per la tutela del territorio e la salute dei cittadini. Tale impianto ha il compito di biostabilizzare i rifiuti, selezionare gli stessi, al fine di recuperare importanti quote di rifiuti per la produzione di CDR, e destinare alla discarica solo la parte residuale non altrimenti recuperabile.
Un secondo impianto, non oggetto di alcun contratto, è invece programmato dai privati per lo smaltimento di rifiuti speciali (provenienti da attività produttive), soggetto a procedure di valutazione ambientale e iter di approvazione da parte dell’amministrazione provinciale.
In secondo luogo, appare opportuno evidenziare che la localizzazione dell’impianto pubblico a Spinazzola è intervenuta nel 2003 (quando le campagne di scavi archeologici non erano neppure iniziate!) ed è stata condotta sulla base di analisi territoriali puntuali. Nel novembre 2004, poi, è intervenuta l’aggiudicazione, a cui ha fatto seguito recentemente la firma dei contratti da parte del Commissario Vendola. Ad oggi il progetto risulta sottoposto a Valutazione di Impatto Ambientale. Come si può notare, dunque, durante tutto l’iter per la definizione di un sistema impiantistico completo, pur essendo in emergenza ambientale, non sono state utilizzati poteri derogatori in quanto si è espletata una gara europea, si sta procedendo alla
Valutazione di Impatto Ambientale e si provvederà, in caso di conclusioni favorevoli delle valutazioni in corso, alla approvazione del progetto ai sensi di legge. Appare pertanto del tutto infondata l’affermazione del giornalista in merito all’"emergenza, che nel settore rifiuti, e non solo, può giustificare qualunque cosa".
In merito ai recenti accadimenti, appena il Commissario prefettizio del Comune di Spinazzola ha inoltrato documentazione inerente i ritrovamenti archeologici nell’area vasta di Spinazzola loc. Grottelline, il Commissario delegato, pur avendo le proprie strutture verificato che i ritrovamenti archeologici non interessano direttamente e specificamente le particelle destinate alla realizzazione dell’impianto pubblico per rifiuti solidi urbani, ha provveduto a trasmettere la documentazione acquisita all’Assessorato regionale all’Ecologia competente in materia di VIA, al fine di conseguire ogni dettagliata informazione ed ogni utile parere tecnico in merito.
Infine, rispetto agli intrecci immaginati nell’articolo, si sta provvedendo a verificare eventuali azioni legali nei confronti della testata giornalistica e del suo redattore volti a tutelare l’immagine di una Regione impegnata in un faticoso percorso di trasparenza e moralità".