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Discarica di Fracagnano, quattro sindaci si oppongono alle decisioni prese

Data: 10/06/2008 - Ora: 11:38
Categoria: Politica

Discarica di Fracagnano, quattro sindaci si oppongono alle decisioni...

Profonda delusione è espressa dai sindaci di Fragagnano (Maria Teresa Alfonso), Lizzano (Dario Macripò), Faggiano (Domenico Sgobba) e Monteparano (Cosimo Birardi) per la decisione della conferenza dei servizi per il rilascio dell'A.I.A. per la discarica "Vergine" di non prendere in esame le loro richieste. I sindaci dei quattro comuni tarantini, in sede di conferenza dei servizi, avevano richiesto alcuni documenti relativi ai controlli e alla conformità della discarica alla normativa vigente.

Inoltre, avevano chiesto di approfondire alcune problematiche relative ai "contributi all'inquinamento atmosferico a livello locale", alle "immissioni di polvere nell'ambiente circostante» alla «produzione di cattivi odori e conseguenti disagi alla popolazione dei comuni vicini e dei residenti nelle immediate vicinanze», "all'aumento dell'inquinamento atmosferico locale attuale, conseguente ad un aumento sensibile del traffico da parte dei mezzi di trasporto indotti", al "rischio di inquinamento delle acque di falda da percolazione di sostanze pericolose», al «rischio di incidenti con sversamenti eccezionali nei corpi idrici circostanti», al "richiamo in zona di specie animali potenzialmente dannose o moleste" ai "disagi da rumore agli abitanti delle zone interferite".

Di fronte alle richieste dei sindaci dei quattro comuni, sia la Provincia di Taranto che la Regione Puglia hanno ritenuto opportuno chiudere il procedimento ed esprimersi sull'A.I.A. nei termini previsti. Il sindaco di Fragagnano, Maria Teresa Alfonso, stigmatizza il comportamento assunto dai rappresentanti istituzionali della Regione Puglia e della Provincia di Taranto ed annuncia che investirà della questione la magistratura. Inoltre, fa sapere che si rivolgerà al Tribunale dei Diritti dell'Uomo ed avanzerà una richiesta risarcitoria al Comune di Taranto, alla Provincia e alla Regione Puglia. Profonda delusione è espressa anche per l'assenza alla conferenza dei servizi del Comune di Taranto.

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