Votazioni in Australia: sarà chiesto se proclamare nella costituzione l'esistenza di Dio e la precedente occupazione aborigena del continente, nel referendum istituzionale del prossimo novembre. Oltre al quesito se mantenere la monarchia sotto la corona britannica o istituire una repubblica con presidente eletto dai due terzi del parlamento, vi sarà una domanda sull'aggiunta di un preambolo alla costituzione in vigore dalla nascita della federazione nel 1901. Lo ha deciso, dopo una consultazione con i parlamentari della maggioranza, il primo ministro conservatore John Howard, che avrà il compito di compilare il preambolo. (FM)

Questo includerà il riconoscimento dell'esistenza di Dio, della passata 'occupazione' indigena, lo status dell'Australia come democrazia rappresentativa e l'uguaglianza di uomini e donne davanti alla legge. I leader aborigeni e l'opposizione laburista sono però contrari al termine 'occupazione' e insistono per 'sovranità'.

Benché Howard sia dichiaratamente monarchico, i conservatori saranno liberi di far campagna sia per la monarchia sia per la repubblica. Molti repubblicani volevano che non si specificasse il metodo di nomina del presidente, temendo di perdere voti, preferendo la semplice domanda se si vuole un australiano come capo di stato. I sostenitori dell'elezione diretta minacciano di votare per la monarchia e rinviare la riforma piuttosto che finire con una repubblica ''non abbastanza democratica''.