Afferma oggi il sottosegretario agli Esteri tedesco Wolfgang Ischinger: "Gli intensi contatti tra Mosca e Belgrado "si concretizzeranno a breve in una proposta migliore" da parte del presidente jugoslavo Slobodan Milosevic". La Nato è disposta al dialogo, "ma non cederà su nessuna delle condizioni poste ai serbi", ha dichiarato Ischinger, "quello che non possiamo fare è sospendere le operazioni militari e permettere a Milosevic di schierare le sue truppe per attaccare le ultime centinaia di migliaia di albanesi che si trovano ancora in Kosovo". (MN)Ma da Mosca, in queste ore, arrivano notizie contraddittorie: "Il presidente Boris Eltsin non pensa a nessun'altra iniziativa o vertice al di fuori di quello annuale del G8 già in programma in Germania e della riunione straordinaria tra i ministri degli Esteri", dichiara un portavoce del Cremlino; "Il presidente Eltsin vuole un vertice straordinario dei principali paesi del mondo", batte l'agenzia Interfax, citando "fonti informate".
Da Aviano intanto, dove è in visita, il segretario alla Difesa degli Stati Uniti William Cohen ribadisce le condizioni poste dalla Nato a Milosevic. "Non possiamo accettare nessuna promessa di pace sulla carta che Milosevic possa stracciare quando più gli fa comodo", ha detto Cohen.