Le vicissitudini, le incertezze e le polemiche che in queste settimane hanno interessato il mondo dello sport in generale e del calcio in particolare confermano quanto sia necessaria una normativa chiara che, nel rispetto delle rispettive autonomie, dia al mondo dello sport italiano le garanzie che meritano i milioni di appassionati e praticanti. E sempre politici che si interessano di cose calcistiche. Nel caso dell'Aquila calcio, per la cui ammissione in serie C/1, i giocatori sono persino in sciopero della fame, è sceso il campo l'onorevole Sabatino Aracu, membro del Coni e deputato forzista. Dice Aracu: "E’ opportuno che in questa fase siano tenute nella giusta considerazione la storia sportiva, civile e rappresentativa di quelle società che nei decenni hanno dimostrato fedeltà alle regole dello sport. Per questo rinnovo al presidente Figc, Franco Carraro, l’invito a tenere nella giusta e doverosa considerazione la storia, recente e passata, e le istanze di società come l’Aquila calcio. In questo momento sono vicino e solidale con la società e i calciatori rossoblù che stanno attuando lo sciopero della fame come estrema forma di sensibilizzazione affinché sia riconosciuto un diritto acquisito.Pertanto, auspico che se il Catania dovesse essere riammesso alla serie B, all’Aquila venga data l’opportunità di essere reinserita in C/1, nell’interesse del calcio in generale, trattandosi di una società rappresentativa di un capoluogo di regione, che ha già dimostrato sul campo i propri meriti".