Il Dipartimento di Ingegneria dell’Innovazione entra nel Consorzio Italia MIT
Da oggi i dottorandi in Ingegneria dell'Università del Salento possono presentare domanda di ammissione al prestigioso MIT, ovvero il Massachusetts Institute of Technology, in qualità di "visiting students". Questo è possibile perché il Dipartimento di Ingegneria dell'Innovazione è entrato a far parte del Consorzio Italia-MIT, che è aperto a istituti, scuole, centri di ricerca, dipartimenti e università italiane che eccellono nei settori di specializzazione del MIT. Sono stati i giovani ricercatori Laura De Lorenzis, Raffaella Di Sante, Pasquale Cavaliere e Alessandro Sannino i punti di riferimento della Commissione di valutazione internazionale, che ha proceduto ad approvare la domanda presentata dal Dipartimento di Ingegneria dell'Innovazione. Tutti e quattro, attualmente ricercatori e docenti presso la Facoltà di Ingegneria dell'Università del Salento, hanno all'attivo un periodo di studio e collaborazione con MIT. "In America non avviene come da noi in Italia, dove i dottorandi vengono pagati. Lì uno studente universitario deve pagare circa trentaduemila dollari annui e, a parte un esiguo 2-3% della popolazione che ha possibilità di autofinanziarsi, il resto delle iscrizioni vengono pagate con mutui bancari. I dottorandi, oltre che non percepire alcun stipendio mensile, devono pagare annualmente cinquantasei mila dollari di tasse. Attraverso il Consorzio questi scambi diventano accessibili per i nostri dottorandi, che hanno la possibilità di vivere un'esperienza unica. La formula di visiting students permette di eliminare la quasi totalità della retta d'iscrizione al MIT.", spiegano De Lorenzis, Di Sante, Cavaliere e Sannino. Il periodo di permanenza dei dottorandi prescelti potrà variare da uno o due semestri. Si tratta di un'opportunità unica per i dottorandi salentini: il MIT, infatti, è la maggiore istituzione mondiale nel campo dell'Ingegneria. Basti pensare che dal MIT esce, in media, un premio Nobel ogni due anni e attualmente ci sono 63 premi Nobel attivi all'interno della struttura. I visiting students restano iscritti al dottorato italiano, ma l'esistenza del Consorzio formalizza la loro esperienza. Il tutto s'inquadra nell'ottica di favorire gli scambi, anche dall'America verso il Salento. La prima dottoranda salentina che ha fatto l'esperienza di studio in MIT (sia pur al di fuori del Consorzio), Marta Madaghiele, si dichiara entusiasta della sua permanenza negli Stati Uniti. MIT: Il Massachusetts Institute of Technology (MIT) è una delle più importanti università di ricerca del mondo, con sede a Cambridge, nel Massachusetts. Aperto a Boston nel 1865 dal geologo William Barton Rogers, che ne fu il primo rettore, il MIT, in un primo momento dedicato alla ricerca applicata all'industria, si è sviluppato in cinque scuole organizzando corsi di laurea e di specializzazione post-laurea. Il MIT gode ormai di una reputazione unica al mondo per la qualità dell'insegnamento e della ricerca; è stata tra le prime scuole a usare i laboratori nell'insegnamento, a sviluppare la professione di ingegnere chimico, a organizzare corsi in ingegneria aeronautica ed elettrica e in fisica applicata. Tra le strutture di cui può disporre oggi vi sono cinque acceleratori ad alta energia, un reattore nucleare e più di 70 programmi interdisciplinari e laboratori. DATE E CIFRE: "Solo i dottorandi iscritti a istituti e dipartimenti che fanno parte del Consorzio Italia-MIT possono fare domanda per entrare al MIT.", fanno sapere i quattro ricercatori, che spiegano: "Ogni membro del Consorzio può presentare un massimo di due candidature per anno accademico. La durata del periodo che si può trascorrere al MIT va da uno a due semestri: dall'inizio di settembre a fine dicembre per il "Fall Semester" e dall'inizio di febbraio a fine maggio per lo"Spring Semester". La prossima scadenza utile per presentare le candidature di dottorandi intenzionati ad andare al MIT per la primavera 2008 (Spring 2008) dai primi di febbraio alla fine di maggio del 2008, e' fissata al 20 Ottobre 2007. Per i candidati, senza ottenere una borsa integrativa (per il momento e' disponibile solo quella della Fondazione Tronchetti Provera nel settore delle ICT) il regolamento del Consorzio prevede un contributo integrativo alle spese dello studente di 5,000 dollari al semestre. IL CONSORZIO ITALIA-MIT: Ma, in pratica, di che si occupa il Consorzio?"Il Consorzio Italia-MIT è un'iniziativa del MIT-Italy Program e del Comitato Scientifico MIT-Italy.-continuano- Lo scopo del Consorzio è quello di promuovere la collaborazione tra i suoi componenti italiani e la comunità scientifica del MIT, tramite la creazione di un reticolato di comunicazione e scambio che faciliti l'accesso al MIT, sia in termini di costo che di procedure burocratiche, per dottorandi italiani di eccellente qualità che vogliano integrare il loro percorso accademico con 6/12 mesi di ricerca e studio all'estero, in settori nei quali il MIT eccelle. Lo scopo è anche quello di incrementare il flusso inverso, incoraggiando dottorandi e giovani ricercatori del MIT a recarsi presso Università e Centri di Ricerca italiani affiliati al Consorzio. Si punta tramite il Consorzio a conferire agli scambi tra il MIT e l'Italia maggiore visibilità, continuità, risonanza, e reciprocità ed a creare nuove opportunità di collaborazione tra Università e imprese." I dottorandi salentini che faranno questa esperienza all'MIT saranno assistiti, sia con l'attribuzione del sostegno finanziario necessario a sostenere i costi più elevati del soggiorno al MIT, sia, in alcuni casi, attraverso il conferimento di borse di studio. E' importante sottolineare, comunque, che il Consorzio MIT Italia è aperto in qualità di sponsor, a imprese, fondazioni e istituzioni italiane e salentine in particolare, che operano nei settori di specializzazione del MIT, o sono comunque interessate a promuoverne lo sviluppo. GLI OBIETTIVI: Si punta anche a coordinare e consolidare la presenza italiana all'interno del MIT, rendendo gli scambi reciproci ed agevolando la permanenza di studenti MIT presso i membri italiani del Consorzio. E' negli obiettivi che ci si prepone, infatti, quello di favorire le collaborazioni tra dipartimenti e ricercatori del MIT e gli aderenti italiani del Consorzio, tramite lo scambio di studenti e l'organizzazione di "start up" workshops riservati a giovani ricercatori, e a progetti a doppia partecipazione MIT/membri del Consorzio. Innegabile che si voglia contribuire a diffondere in Italia, con le dovute modifiche, le pratiche di collaborazione tra Università e imprese sulle quali si basa il successo del MIT, avviando così un modello di collaborazione tra università Americane, e università, fondazioni, istituzioni e imprese italiane e salentine.