Si tratta di un prodotto che si è imposto - ha detto il direttore della Coldiretti Puglia, Giuseppe Brillante - per la bassa gradazione (11 gradi), un bouquet aromatico, la trasparenza del colore rosso rubino e la sua leggerezza
E' tempo di vino, quello novello, il vino nuovo dell'ultima vendemmia. Da oggi scatta il via per l’acquisto ufficiale del vino novello, in circolazione solo per i prossimi 4 mesi. I dati per il 2003 disegnano un quadro diverso rispetto alle precedenti annate. Ci si era abituati ad un’espansione del mercato molto veloce, che quest’anno ha segnato una battuta d’arresto. "Si tratta di un prodotto che si è imposto - ha detto il direttore della Coldiretti Puglia, Giuseppe Brillante - per la bassa gradazione (11 gradi), un bouquet aromatico, la trasparenza del colore rosso rubino e la sua leggerezza. Il comparto, peraltro, grazie agli sforzi delle nostre imprese in termini di investimenti per aumentare le quantità e la qualità del prodotto, ha raggiunto un fatturato consistente, ma nel 2003, a causa di una maggiore concorrenza dovuta all’aumento del numero delle aziende produttrici di novello e di prodotto che arriva dal Nord, le aziende non hanno registrato aumenti delle richieste da parte dei consumatori e delle bottiglie vendute".
Il numero di bottiglie prodotte, infatti, nel 2003 è pari a 957.800, contro le 951.800 del 2002, per un fatturato di 4.482.504 euro, contro i 4.454.464 dell’anno scorso, a fronte di aumento progressivo di aziende vitivinicole che si dedicano alla produzione di "novello", anche se il mercato è tuttora dominato dal Nord, in maniera particolare da Veneto, Toscana, Trentino e Friuli Venezia Giulia.
«La qualità del novello 2003 è ottima - dice il direttore della cantina Locorotondo, Donato Pinto - ma abbiamo aumentato i quantitativi di bottiglie solo del 5% per non rischiare che in cantina rimanga del prodotto invenduto. La concorrenza sta determinando una fase di stasi del comparto, per cui è inutile rischiare di produrre e non vendere. Anche i prezzi sono aumentati a causa degli alti costi dell’uva che quest’anno è stata di ottima qualità, ma scarsa in termini di quantità».
Stesso discorso per Biagio Stragapede, presidente della Cantina Grifo: «Abbiamo prodotto 50.000 bottiglie, come nel 2002, per cercare di smaltire tutto il prodotto che se non viene venduto entro dicembre non è più commercializzabile, anche se la qualità è eccellente». E ancora solo 6.000 bottiglie prodotte dalla Cantina Dolce Morso, il cui presidente Giuseppe D’Onghia riferisce: «Abbiamo prodotto lo stesso numero di bottiglie dello scorso anno, solo per i nostri clienti affezionati».
Intanto, stasera si terrà, in Piazza Garibaldi a Taranto, dalle 18 alle 24, «Il Capodanno del Novello», manifestazione organizzata dalla Coldiretti jonica, in cui saranno esposti e a disposizione dei consumatori per la degustazione e la vendita i pregiati vini del territorio. Coinvolte nell’iniziativa le cantine "La Pliniana", "San Marzano", "Cantina ed Oleificio di Sava", "Ruggieri", "Pruvas", "Dolce Morso", "Carosino", "Vigne e Vini", "Accademia dei Racemi", "Cantina Sociale Produttori Agricoli", "Cantina Cooperativa della Riforma Fondiaria".