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Data: 04/03/2008 - Ora: 11:50
Categoria:
Politica
Una legge che tutela i lavoratori e le lavoratrici
Al via da domani (5 marzo 2008) l'applicazione della legge "Disposizioni in materia di modalità per la risoluzione del contratto di lavoro per dimissioni volontarie della lavoratrice, del lavoratore, nonché del prestatore d'opera e della prestatrice d'opera", proposta dall'onorevole Teresa Bellanova e da altri deputati e senatori del centrosinistra contro la pratica delle dimissioni in bianco. La legge è nata per contrastare la diffusa e scorretta pratica di quei datori di lavoro che, più spesso di quanto si immagini, richiedono contestualmente alla sottoscrizione del contratto di assunzione anche la firma del foglio delle dimissioni ancora in bianco.
Tale pratica si trasforma in una vera e propria arma di ricatto lesiva del diritto alla maternità delle lavoratrici, e più in generale di tutti i lavoratori colpiti da malattia o infortunio. «Impedire il ricatto delle dimissioni in bianco», sottolinea l'onorevole Bellanova, «significa tutelare soprattutto le donne, che continuano ad essere soggetti deboli nel mercato del lavoro. Questa pratica, infatti, si verifica con particolare frequenza nei settori a più alta incidenza di manodopera femminile, quando la lettera di dimissioni in bianco diviene pratica ricattatoria: il datore di lavoro chiede la firma del foglio in bianco all'atto dell'assunzione per poi utilizzarlo per "liberarsi" delle lavoratrici in maternità. Questa legge rappresenta un significativo progresso verso l'acquisizione di fondamentali diritti, anche per i lavoratori precari».
La nuova normativa riguarda tutti i datori di lavoro, pubblici e privati, e interessa tutti i lavoratori, indipendentemente dalla natura della loro prestazione. Si applica, infatti, ai lavoratori subordinati, ai lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa anche a progetto, ai lavoratori in collaborazione occasionale, ai lavoratori domestici, ai soci lavoratori e a quelli associati in partecipazione agli utili. Nuove le modalità per comunicare le dimissioni: il provvedimento adotta infatti il modulo informatico per la presentazione delle dimissioni volontarie, valido su tutto il territorio nazionale, dotato delle caratteristiche di non contraffazione e falsificazione, rendendo nulle le dimissioni presentate in altra forma. I moduli, disponibili nel sito del Ministero del Lavoro e della previdenza sociale , sono numerati e perdono la loro efficacia dopo 15 giorni.
I moduli rappresentano l'unico strumento con il quale i lavoratori potranno comunicare le proprie dimissioni, eccetto quelle per giusta causa. Il lavoratore che intende dimettersi volontariamente dovrà personalmente o tramite un suo delegato (Servizi per l'Impiego, Comuni, D.P.L., D.R.L., Sindacati/Patronati), registrarsi in una pagina internet del sito del Ministero e compilare on-line il modello, inviarlo per via informatica e stamparne copia per il datore di lavoro. Le dimissioni presentate con un modello diverso sono nulle. E eventuali dimissioni in bianco firmate dal lavoratore senza data e al momento dell'assunzione, sono del tutto prive di valore.
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