Nella "capitale politica" dei Ds pugliesi, qui dove il presidente della Quercia è il signore incontrastato delle urne e delle simpatie dei gallipolini d'ogni risma e in fondo d'ogni colore, aspettano Massimo D'Alema per sabato 9 marzo. Sarà la "prima volta", dall'inizio dell'anno, del "lider Massimo" nel collegio elettorale dove raccoglie onori e gloria. Accadrà dopo gli schiaffoni di Moretti, il vento della legalità sollevato dalla "marcia dei quarantamila" al Palavobis di Milano e il "faccia a faccia", a Firenze, dell'ex presidente del Consiglio con i professori universitari.
L'appuntamento è a Casarano, per discutere dello sviluppo economico nel Sud Salento. Ma saranno quasi inevitabili i riferimenti a quella che lo stesso D'Alema definisce «la grande zuffa fra di noi». E che non può non essere ingaggiata anche da queste parti, dopo tutto quello che succede. Racconta Giorgio Trianni, segretario dei Ds a Gallipoli: «Ho incontrato D'Alema l'altra sera, al Palacongressi di Firenze. Mi sono limitato a salutarlo: circondato da giornalisti e telecamere, era in pratica impossibile riuscire a parlargli. Sì, l'ho visto tirato. No, con i gallipolini ha un buon rapporto. Certo, potrebbe essere migliore. Perché vorrebbero che fosse più vicino ai problemi della gente. E' la ragione per cui è importante che il 9 di marzo partecipi al convegno sul futuro delle piccole e medie imprese. Ha assicurato che ci sarà. Il fatto è che il centrosinistra, in tutto il Salento e non soltanto a Gallipoli, ha bisogno di uno scossone. Per imparare a ragionare meglio e, soprattutto, ad ascoltare di più».
Sandro Frisullo, presidente leccese dei Ds alla Regione e "ambasciatore" di D'Alema a Gallipoli e dintorni, è rassicurante: «Guai ad apparire insofferenti con chi chiede alla Sinistra un'occasione di riscatto. La domanda di tenere nel debito conto le esigenze di chi si sente schiacciato da quelli che puntano ad indebolire la democrazia, abbiamo il dovere di rappresentarla. Ma io vado in giro per il collegio di CasaranoGallipoli almeno una volta la settimana, e non colgo rabbia o contestazione nei confronti di D'Alema, né ruffiano né untuoso».
L'ex sindaco diessino Flavio Fasano, non la pensa così. Mette su un'associazione: "La Sinistra che non c'è". Fa sapere: «Sono un morettiano doc. La differenza fra D'Alema e me, è che io sono più libero». Ma è "Baffo di ferro" for ever. Il segretario provinciale dei Ds Umberto Uccella, taglia corto: «Io sono critico con i critici di D'Alema. L'indignazione morale da sola, non basta. A Gallipoli come altrove».