"Indecente". Una "sconcezza mai vista". "Analfabetismo o imbroglio". E' durissimo Massimo D'Alema sull'autocandidatura di Berlusconi, in versione presidenzialista, al Quirinale. "La Costituzione - ha detto il presidente ds parlando a Gallipoli - è la casa di tutti gli italiani, non è l'abito dell'onorevole Berlusconi". Replica immediata di Forza Italia, con il presidente dei senatori Schifani ("D'Alema è affetto dal virus della berluschite") e con il portavoce Bondi, "attacchi grevi di un isolato".

Ma il presidente del Senato Pera frena, tranquilizzando il Colle: "Mi sembra che la candidatura del presidente del Consiglio alla Presidenza della Repubblica sia leggermente prematura". E ha spiegato perché, parlando davanti al pubblico della Versiliana: "Primo perchè in Italia non abbiamo ancora una riforma presidenziale, secondo perchè abbiamo un ottimo presidente eletto dal Parlamento". Questioni di cui lo stesso Pera ha parlato ieri a pranzo a Palazzo Giustiniani con Berlusconi, inserendo il tema presidenzialista in quadro più ampio di riforme, auspicando una ripresa del lavoro della Bicamerale.