Un banda di usurai è stata sgominata dalla Direzione investigativa antimafia di Reggio Calabria. Sei le persone arrestate. L'organizzazione criminale agiva prevalentemente nella zona di Gioia Tauro. A capo della banda c'era una donna: Aurora Spanò, dipendente dell'Asl di Palmi e convivente di Giulio Bellocco, componente dell'omonima famiglia mafiosa di Rosarno. Ambedue arrestati insieme ad altre quattro persone. I tassi usurai mensili erano del 30%, pari al 360% annui. Molte le donne tra le vittime degli strozzini, poi anche alcuni operai in difficoltà o in cassa Integrazione. Spanò effettuava le telefonate intimidatorie proprio dagli uffici della Asl utilizzando il nome del clan Bellocco per incutere timore nelle vittime. "Questa operazione è un segnale importante per una regione come la Calabria, anche se da queste parti l'omertà la fa da padrona", ha affermato il procuratore capo di Palmi, Elio Costa, che ha coordinato le indagini. "Molte delle vittime degli usurai hanno parlato, ma solo dopo essere state messe davanti al fatto compiuto. In Calabria c'è ancora molto da fare per convincere la gente a passare dalla parte delle istituzioni". (MN)