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Data: 02/02/2009 - Ora: 12:19
Categoria:
Cronaca
Oggi sarà presentata una prima relazione tecnica dei vigili del fuoco e dei carabinieri. Poi la parola passerà al magistrato
Il giorno dopo il crollo della palazzina a Castro è un susseguirsi di valutazioni. Vigili del fuoco, carabinieri e protezione civile hanno lavorato per tutta la notte e la giornata di ieri per liberare la piazzetta dalle macerie e per mettere in sicurezza la zona.
ll sindaco Luigi Carrozzo ha bloccato l'intero isolato. Vietato il traffico anche lungo la stradina che porta su, al santuario della Madonna, alle spalle delle rovine. Il magistrato ha posto sotto sequestro le case superstiti. Saranno i periti e i tecnici del genio civile a decidere se abbattere le costruzioni rimaste in piedi. Quelle che si sono sfarinate come sabbia sono 21, tra locali e abitazioni. I tecnici del Comune hanno avvisato telefonicamente i proprietari, quasi tutti del Centro-Nord.
"Ora dobbiamo capire quello che possiamo e dobbiamo fare", dice il sindaco. Domani pomeriggio si terrà il consiglio comunale che chiederà alla Regione e al governo la dichiarazione dello stato di calamità. È la seconda volta quest'inverno. Settimane fa, violente mareggiate hanno inferto profonde ferite alla Marina.
Sono venuti anche i politici, Giorgio Costa che ha detto di sollecitare la richiesta di calamità naturale, esponenti della Regione (Palese e Russo) e della Provincia, molti sindaci della zona, tutti per rendersi conto delle rovine e dichiarare la loro disponibilità alla collaborazione.
Oggi sarà presentata una prima relazione tecnica dei vigili del fuoco e dei carabinieri. Poi la parola passerà al magistrato. Si dovranno capire le cause dello smottamento e del cedimento della base della collina. Dovrà essere ricostruita la storia degli insediamenti: dalle grotte alle prime costruzioni, poi diventate locali commerciali, alle abitazioni superiori, dai lavori fatti in decenni fino all'uso intensivo degli spazi richiesto dal turismo di massa. Da questo lavoro dipenderà l'eventuale risarcimento dei danni ai proprietari.
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