I gruppi comunisti proporranno ufficialmente al capo dello Stato di conferire l'incarico per formare un nuovo governo al segretario dei Democratici di sinistra, Massimo D'Alema. Lo hanno annunciato i capigruppo di Camera e Senato, Oliviero Diliberto e Luigi Marino. La scelta di D'Alema è dovuta "alla sua qualità di segretario del più grande tra i partiti che hanno fatto parte della maggioranza". (MN)

Nel comunicato dei Ci si afferma che "la ferma posizione del Partito dei comunisti italiani ha contribuito a impedire che si realizzassero i tentativi destabilizzanti di Francesco Cossiga. A Prodi va il nostro rispetto e il ringraziamento sincero per la coerenza politica dimostrata. Proponiamo D'Alema perché riteniamo indispensabile aprire da subito un confronto tra tutte le forze democratiche, a partire da quelle che hanno votato la fiducia al governo Prodi, affinché si possa pervenire alla definizione di un programma di governo di alto profilo, riformatore, autorevole, durauro. Ove si realizzasse tale obiettivo, i comunisti italiani sono pronti sin d'ora ad assumersi tutte le responsabilità che discendono dalla sottoscrizione di un programma comune di governo".
L'ipotesi di D'Alema a Palazzo Chigi viene giudicata «interessante» da Rifondazione comunista. Ma rimane l'ostacolo della Finanziaria del governo Prodi, che i cossuttiani nel loro comunicato dicono di voler approvare così com'è, mentre i bertinottiani la ritengono una discriminante per poter dare il loro appoggio a un eventuale incarico al leader Ds.