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Criminali ambientali sversano materiale nocivo nella "Palude del Conte" di Porto Cesareo

Data: 24/01/2008 - Ora: 09:37
Categoria: Cronaca

Criminali ambientali sversano materiale nocivo nella "Palude del...

Ingente quantitativo di olio combusto per uso alimentare, contenuto in circa 30 fusti di metallo e di una sostanza bianca densa lattiginosa non meglio definita, contenuta in 5 fusti di plastica

Legambiente Porto Cesareo, il Comune di Porto Cesareo ed il Coordinamento delle Associazioni Ambientaliste pro Porto Cesareo denunciano un altro vile attacco all'esclusivo e delicato ecosistema del Parco Regionale "Palude del Conte - Duna costiera" di Porto Cesareo. Ancora una volta criminali, scellerati e senza scrupoli, hanno intaccato il prezioso e pregiato patrimonio naturalistico del famoso centro ionico e stavolta lo hanno fatto sversando un ingente quantitativo di olio combusto per uso alimentare, contenuto in circa 30 fusti di metallo e di una sostanza bianca densa lattiginosa non meglio definita, contenuta in 5 fusti di plastica in quella che è una delle più caratteristiche e suggestive formazioni naturali del Parco. Tali sostanze, nocive per l'ambiente, hanno interessato infatti una delle più importanti depressioni carsiche, "la spunnulata" - in questo caso quella ubicata a 50 metri dal camping "Torre Castiglione" - facente parte della vallata carsica compresa nel Parco Regionale anzidetto. Il danno non è purtroppo isolato in quanto tutte le spunnulate sono comunicanti tra di loro attraverso una serie di canali sotterranei che portano, poi, nelle limpide acque dell'Area Marina protetta di Porto Cesareo. È questa l‘amara realtà che i volontari di Legambiente, unitamente al personale dell'Ente Parco di Porto Cesareo, a seguito di un sopralluogo, nel corso di un servizio di vigilanza mirato al controllo del territorio, ha scoperto nei giorni scorsi e che è sicuramente frutto di un'azione incivile, barbara e selvaggia perpetrata da gente priva di scrupoli e coscienza civile. Emblematico, dichiara il Presidente del circolo Legambiente di Porto Cesareo Luigi Massimiliano Aquaro, come un singolo gesto vada, in questo caso, a deturpare due parchi contemporaneamente!!! Unico rimedio appare, dunque, quello di una punizione forte ed esemplare. Infatti, proprio in conseguenza dell'ultimo evento (consumatosi lo scorso dicembre nel bosco d'Arneo allorquando, una decina di criminali, per un lungo periodo di tempo, ha operato la distruzione di circa un ettaro di parco con il taglio di decine di pini d'aleppo ed una vasta quantità di macchia arborea di pregevole valore ambientale annientata) vi è stato l'arresto di una persona in flagranza ed il deferimento di altre all'autorità giudiziaria. I volontari del circolo, unitamente ad enti pubblici e forze dell'ordine, continueranno nella loro attività di prevenzione di questi sciagurati comportamenti con l'auspicio che tali eventi non si verifichino più. Proprio il 25 gennaio prossimo ci sarà, inoltre, un incontro tra associazioni, comune di Porto Cesareo e tecnici della Regione, per tracciare quelle che saranno le linee guida per la reale ed effettiva gestione del Parco.

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