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Data: 01/07/2008 - Ora: 11:13
Categoria:
Cultura
Nell’ultima seduta del Senato Accademico dell’Università del Salento del 16 giugno scorso è stato costituito l’Osservatorio della Ricerca.
La creazione dell'Osservatorio è frutto della consapevolezza che il sistema universitario si è avviato, sembra in maniera definitiva dopo la creazione dell'Agenzia Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR), verso un modello di autonomia, responsabilità, obbligo di rendicontabilità e valutazione esterna. In questo modello è previsto che valutazione esterna ed interna debbano confrontarsi.
La valutazione interna permette di soddisfare all'obbligo di rendicontabilità ed ha, in particolare, il compito di individuare, sostenere e valorizzare le caratteristiche specifiche dell'Università interessata, di modo che essa possa divenire motore di sviluppo per il territorio cui riesce a riferirsi nel senso più ampio, da quello locale a quello nazionale, europeo ed extraeuropeo, e, grazie alle sue specifiche e differenziate (rispetto alle altre Università) attività di formazione e ricerca, possa divenire polo di attrazione per ricercatori e studenti provenienti anche da altre regioni italiane, paesi europei ed extraeuropei. Con la costituzione dell'Osservatorio della Ricerca l'Università del Salento potrà disporre di una valutazione interna della ricerca, che sia strutturata ed affidabile in quanto condotta, così come prevede esplicitamente il suo Regolamento, utilizzando i criteri e gli indicatori riconosciuti come validi nei più qualificati ambienti scientifici nazionali ed internazionali.
L'Osservatorio non ha il compito di distribuire risorse, ma di fornire parametri di valutazione qualitativa della ricerca sulla base dei quali possa esser ripartita, per lo svolgimento della ricerca, quota parte delle risorse di cui dispone l'Ateneo. Si potrà inoltre distribuire una quota parte premiale delle risorse a settori che abbiano raggiunto un'elevata qualità od abbiano mostrato un livello di qualità in rapida crescita. Infine, l'Osservatorio potrà segnalare i casi in cui la qualità appare in decrescita od è comunque carente e richiedere piani di rientro. Il primo passo nell'attività dell'Osservatorio sarà quello di creare un Catalogo dei Prodotti della Ricerca e di procedere alla loro valutazione. In seguito sarà compito dell'Osservatorio costruire un'Anagrafe della Ricerca, che raccolga, organizzi e permetta la consultazione di tutte le informazioni relative alla ricerca dell'Ateneo, che vanno dalle Strutture di Ricerca, al personale impegnato, ai progetti portati a termine, in corso ed in via di esame ed alle competenze specifiche maturate.
Adempiuto tutto ciò, consapevoli tuttavia dell'onerosità finanziaria ed organizzativa dell'operazione, sarà allora possibile rivolgersi a valutatori esterni indipendenti, che, disponendo di informazioni complete, strutturate ed affidabili, potranno esprimere una valutazione articolata sulle diverse attività di ricerca presenti nell'Ateneo, dopo aver visitato Dipartimenti e Laboratori ed aver intervistato i maggiori responsabili, e che potranno indicare utili vie di crescita e correzioni di indirizzo. Da quanto sopra esposto si capisce l'importanza, la difficoltà e la delicatezza dei compiti assegnati all'Osservatorio. Perciò il Senato Accademico ha ritenuto necessario che questi compiti fossero svolti da un organo collegiale, i cui membri valutatori fossero di alta qualificazione scientifica, di matura esperienza e di provata indipendenza di giudizio. A comprova della loro qualificazione scientifica i componenti dell'Osservatorio hanno l'obbligo di rendere pubblico il loro curriculum scientifico. Ad ulteriore garanzia dell'autonomia di giudizio dei valutatori è stato previsto che essi fossero non eletti, ma nominati e, ad evitare possibili conflitti di interesse, è stata prevista l'incompatibilità con le principali cariche istituzionali.
S'è pure previsto, allo scadere del mandato triennale, un meccanismo di nomina dei membri dell'Osservatorio che preveda al contempo il rinnovo e la continuità. Presidente dell'Osservatorio è stato nominato il Prof. Marco Boiti. Per l'area economico giuridica sono stati nominati i Proff. Gianpaolo Arachi, Vittorio Boscia e Francesca Lamberti, per l'area scientifico-tecnica i Proff. Giuseppe Grassi, Giorgio Metafune e Giovanni Zurlini e per l'area umanistica i Proff. Rosario Coluccia, Francesco D'Andria e Francesco Fronterotta.
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