L'onda verde del calcio italiano trova una sponda privilegiata nel Lecce. "L'anno prossimo l'organico della prima squadra sarà composta da una miscela tra giocatori collaudati e giovani di buone prospettive", insiste Delio Rossi. Un travaso di giocatori senza precedenti dal settore giovanile alla prima squadra.

Ben otto di loro hanno vissuto quest'anno l'emozione di calcare i campi della serie A e la politica, di contenimento dei costi e valorizzazione delle risorse del settore giovanile, che la società ha in animo di attuare, promette di offrirgli sempre più spazio in serie B. La strategia attuata dal Lecce è stata basata sul rastrellamento di talenti senza badare troppo alla nazionalità. Ben sette dei 13 calciatori che sabato hanno giocato con la Primavera contro la Roma erano stranieri. «Ricorrere al mercato estero è stata una necessità», spiega il diesse Pantaleo Corvino. «Quando ho assunto l'incarico di responsabile delle giovanili, ho trovato una situazione disastrosa. Adesso, però, la situazione è migliorata notevolmente. Le nostre giovanili sono ricche di leccesi, come dimostra la formazione degli Allievi nazionali in corsa per lo scudetto di categoria con un organico quasi completamente di salentini».
L'esempio da seguire, per tutti loro, è quello di Mauro Rizzo, il 17enne difensore di Lizzanello che nell'ultima giornata di campionato, esordendo in serie A a San Siro, ha colmato un vuoto lungo otto anni. Gli ultimi salentini a calcare un campo della massima divisione con la maglia del Lecce erano stati, il primo maggio del '94, Trinchera e Ingrosso. Ora il Lecce riparte da Rizzo e con lui da Pellicori, Testa, Vucinic, Konan, Bojinov, Billy e Ledesma, i fantastici otto dell'ultima stagione. Gli Unici veri incedibilI tra i 29 giocatori utilizzati quest'anno da Alberto Cavasin e da Rossi. Perché il Lecce è pronto a farsi inondare da questa dirompente onda verde.