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Coppa Italia: Udinese-Lecce 3 a 4

Data: 14/01/2005 - Ora: 11:54
Categoria: Sport

Il Lecce torna a vincere dopo più di un mese ma abbandona la Coppa Italia agli ottavi di finale.

Il Lecce torna a vincere dopo più di un mese ma abbandona la Coppa Italia agli ottavi di finale. Ci siamo ormai abituati a considerare le partite fra Udinese e Lecce come veri e propri spot per il calcio spettacolo, come la quintessenza del calcio moderno, la sublimazione del gioco offensivo; si sono già incontrati tre volte in questa stagione, friulani e salentini, e hanno regalato, a chi ha avuto la fortuna di assistere a tali spettacoli, ben 23 reti con una media di quasi 8 a partita... Purtroppo, però, la Rai si è lasciata sfuggire l'occasione di mostrare agli appassionati calciofili di tutta Italia un tale spettacolo, preferendo la trasmissione di un'istituzionale Lazio-Cagliari e relegando la scoppiettante partita di Udine alla differita "satellitare". Ubi Lazio... Ascoltando come ai tempi di Ameri e Ciotti l'intera trasmissione radiofonica della partita su un'emittente regionale, abbiamo avuto la sensazione che il Lecce, oltre all'impresa di vincere in casa della terza forza del campionato, potesse anche raggiungere la storica qualificazione ai quarti di finale della Coppa nazionale. In questo caso, i salentini avrebbero affrontato il Milan con tutti i vantaggi che sarebbero venuti per la Società e per il prestigio della squadra ma, come ormai accade troppo spesso quest'anno, i giallorossi, in vantaggio per 4 a 1 a 6 minuti dalla fine, subivano la clamorosa rimonta dei friulani e finivano per subire all'ultimo istante della partita, la fatale rete del 3 a 4. Assistendo a vicende rocambolesche come quelle delle partite contro i bianconeri friulani, ci viene voglia di immaginare che sarebbe bello se si potesse avere sulla panchina del Lecce due allenatori: Zeman per 80 minuti e un "mister" alla Mazzone per la difesa del risultato nel tempo restante... La cosa che ci conforta, però, è la fortuna che abbiamo di assistere, con il boemo a muovere i fili della squadra, a partite sempre emozionanti e spettacolari anche se capita di dover sacrificare qualche punto o un quarto di finale sull'altare del dio spettacolo in nome del calcio offensivo. I giallorossi lasciano Udine con la consapevolezza che la crisi di inizio anno sta per concludersi e che la squadra sa ancora vincere e fare il suo gioco di reti e spettacolo. Ora è importante fermarsi un attimo a riflettere e a pensare che i prossimi tre impegni di campionato sono fondamentali per la stagione giallorossa e vanno affrontati con la massima concentrazione. Si deve soprattutto pensare che ci sono squadre in Italia che, praticando un non-calcio come la Reggina vista una settimana fa a Lecce, riescono a raccogliere, spesso immeritatamente, più punti del Lecce spettacolo di Zeman. Prepariamoci ad affrontare il Parma ricordandoci che è comunque sempre meglio perdere una partita spettacolare e ben giocata che perdere la stessa partita al 90^ arroccandosi in difesa.

Autore: Danilo Di Falco

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