Questo portale non gestisce cookie di profilazione, ma utilizza cookie tecnici per autenticazioni, navigazione ed altre funzioni. Navigando, si accetta di ricevere cookie sul proprio dispositivo. Visualizza l'informativa estesa.
Data: 28/06/2002 - Ora: 11:09
Categoria:
Politica
L'iniziativa è dei due consiglieri regionali di Rifondazione comunista, Michele Losappio e Arcangelo Sannicandro, che ieri hanno inviato un'interrogazione urgente a risposta scritta nella quale chiedono all'assessore all'Ambiente, Michele Saccomanno di sapere "se la Copersalento disponga della valutazione di impatto ambientale, se negli ultimi due anni e dopo la sentenza di primo grado siano stati effettuati controlli e verifiche da parte dell'Assessorato, se della vicenda sia stato interessato il commissario per l'emergenza ambientale e se si intendono assumere provvedimenti alla luce delle motivazioni che hanno prodotto il sequestro dello stabilimento". Saccomanno non si sottrae all'"interrogatorio" dei due consiglieri d'opposizione, nemmeno sul dettaglio più "imbarazzante", quello che chiama in causa il "governatore" in qualità di commissario per l'emergenza ambientale. Fitto ha un grado di parentela con Raffaele Rampino, l'amministratore del sansificio di Maglie iscritto nel registro degli indagati accusato di gestione di rifiuti non autorizzata, scarico senza autorizzazione, superamento dei limiti di polveri di emissioni nell'atmosfera. Rampino, tra l'altro, è l'amministratore di una società alberghiera controllata dalla famiglia Fitto. Per Losappio, però, «non c'è alcuna malizia nella richiesta di investire il commissario». «La perizia disposta dal giudice - afferma - non solo ha accertato che il livello di emissione delle polveri è superiore di ben 25 volte il limite consentito dalla legge, ma è stato identificato lo smaltimento di rifiuti formati tabacco in prodotto finito e perciò non autorizzati e nocivi, quindi rientranti nella competenza del commissario per l'emergenza nel settorei dei rifiuti». Saccomanno taglia la testa al toro: «Non spetta a noi interessare il commissario, ma su tutto il resto non c'è nulla che non sia stato fatto da parte nostra». A cominciare dalla valutazione di impatto ambientale: «Non è richiesta - afferma Saccomanno - perché si è regime di autorizzazione alle emissioni in atmosfera in base al decreto 203. La nostra autorizzazione - aggiunge - è stata data un anno e mezzo fa ed ha imposto dei limiti. Quelli comunicati all'assessorato - prosegue - sono a norme, come quelli saltuari che spettano al presidio multizonale di prevenzione. Ricordo anche che ci fu una conferenza con il Comune di Maglie nella quale invitammo l'azienda a migliorare le tecnologie, e da parte della Copersalento ci fu la volontà di onorare l'impegno». Quanto ai controlli, Saccomanno è lapidario: gli organi deputati sono l'azienda sanitaria, attraverso il Pmp, e la Provincia di Lecce che ha già disposto un'indagine amministrativa. L'assessore all'Ambiente chiama in causa anche l'Arpa, l'agenzia regionale per la protezione ambientale, guidata da qualche mese da Mario Morlacco: «Innanzitutto bisognerà prima leggere l'ordinanza di sequestro dello stabilimento disposto dai giudici salentini.
Data: 10/01/2023
La Via Appia Regina Varium, candidata a Patrimonio Unesco
Data: 19/12/2022
Nuovo treno regionale Lecce-Bari in un'ora e ventitre minuti
Data: 24/11/2016
Referendum Costituzionale: Le ragioni per una scelta
Data: 25/11/2025
Regionali 2025 Puglia, il nuovo governatore è Antonio Decaro
Data: 25/09/2025
Blasi contrario al consigliere supplente
di Maria Nocera
Sede amministrativa:
Via 95° Rgt. Fanteria, 70
73100 Lecce
Tel. 0832 34 40 41
Fax 0832 34 02 28
info@sudnews.tv
Editore: ClioCom
Testata giornalistica
Reg. Tribunale di Lecce
31 Agosto 1995 n. 617
ClioCom © 2025
Clio S.r.l. Lecce
Tutti i diritti riservati