L'Ing. Paolo Stefanelli, Presidente del Consiglio dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Lecce, ha aperto i lavori del congresso dando il benvenuto a tutti gli ingegneri venuti da tutta Italia. Dopo aver elogiato le bellezze naturali ed artistiche del Salento, "Terra che oggi si vuole proporre che sia il giusto riconoscimento per l'impegno di prima accoglienza che profonde a favore dei disperati d'Oriente", è passato ad illustrare gli obiettivi del congresso: "Dobbiamo prendere coscienza della necessità di combattere una nuova battaglia sociale per il riconoscimento del ruolo insostituibile e non surrogabile che svolgono le attività intellettuali nel nostro Paese". (AC/CD/ML)

"La società è un un treno che non ha fermate" afferma il presidente Stefanelli "che talvolta rallenta fino a dare l'impressione di essersi arrestato per poi lasciare a piedi chi ritiene di potersi concedere una sosta. Abituiamoci all'idea di essere messi in discussione, abituiamoci all'idea di metterci in discussione!" Stefanelli prosegue riferendosi al 'mercato libero' che "non è un mercato senza lacciuoli, come lo intende il Dottor Giuliano Amato, ma un mercato senza regole. Dobbiamo ribellarci a chi offende la nostra cultura liberale utilizzando termini a cui evidentemente vuol cambiare il significato. Cambiamo le regole ma non eliminiamole! Pressiamo affinché venga sfoltito il castello normativo che oggi vede vigenti, in Italia, circa 250mila legge e leggine (contro una media di circa 5mila per gli altri paesi della Comunità Europea), affinché si promulghino norme chiare, applicabili e condivisibili, che siano di tutela degli interessi e delle legittime aspettative di tutti i componenti della comunità per le quali valgono". L'Ing. Stefanelli ha concluso augurandosi che "da questo congresso nasca una presa di coscienza nuova, che si avvii la ricerca delle cose che accomunano e non dividono i Professionisti italiani che, dopotutto questa loro cultura, che da qualcuno con disprezzo viene definita poco europea, l'hanno esportata nel mondo facendo di questa nostra piccola penisola, priva di risorse naturali proprie, una delle cinque più grandi potenze economiche del globo ed un Paese che ha saputo far convivere Ambiente ed Architettura, sviluppo e tradizioni, benessere e solidarietà.(AC/CD/ML)