E' iniziato ieri a Lecce presso la Ausl Le/1 il convegno sul tema "Anoressia e bulimia". Tutte le patologie hanno in sè il potere di stimolare fortemente il desiderio di capire, di indagare, ma forse poche come l'anoressia e la bulimia nervosa colpiscono o sconcertano così profondamente, attirando nella rete del coinvolgimento emotivo per il loro fascino quasi macabro. Il violento sovvertimento della condizione di dipendenza vitale rappresentato dal rifiuto del cibo o dall'abbufata; il sentimento di onnipotenza narcisistica vissuto sullo distruzione/gestione del corpo; il pertinace ascetismo condotto fino all'eccesso ; la brutalità dell'emaciazione ostinatamente perseguita; l'ossessività del rituale abbuffata/vomito/abbuffata imposto fino allo spasimo, così come il conflitto tra abbandono e senso di colpa, rappresentano infatti solo alcuni degli aspetti più inquietanti dei disturbi alimentari, patologie che hanno ormai raggiunto una preoccupante diffusione nell'universo giovanile, tanto da autorizzare la definizione di attuale epidemia sociale. (AT/ML)

Nonostante i notevoli contributi apportati da ogni ambito di studio e ricerca, rimangono tuttora da definire con maggiore chiarezza alcune tematiche di fondo per stabilire un nesso tra le differenti interpretazioni nosogenetiche e per cercare di individuare i molteplici fattori causali che intervengono nella determinazione della malattia. Con questo obiettivo pertanto nel maggio scorso è stato attivato presso la AUSL LE/1 il Centro per la Cura e la Ricerca sui Disturbi del Comportamento Alimentare, diretto dalla dr. Caterina Renna, struttura che oltre ad offrire un programma di trattamento integrato e per alcuni aspetti innovativo, svolge nel contempo attività di ricerca, consulenza, formazione, prevenzione, informazione e sensibilizzazione rivolta a tutti i cittadini.

L'11, 12, 13 settembre avrà luogo l'inaugurazione ufficiale della struttura nonché la presentazione generale del progetto operativo attraverso una manifestazione che sintetizzando incontri scientifici e momenti artistico culturali, ha lo scopo di offrire agli operatori del settore e a quanti si considerano interessanti o direttamente/indirettamente coinvolti nella problematica in questione, la possibilità di acquisire nuove conoscenze e tecniche specifiche nell'ambito dell'interpretazione, prevenzione e cura di tali patologie. La prima giornata rappresenta un'iniziativa rilevante a livello scientifico perché realizza un momento di confronto e dibattito tra gli esperti del settore, (e di conseguenza tra differenti modelli di comprensione e di interpretazione), che si rivelano di fondamentale importanza per l'acquisizione di una visione più ampia ed integrata del problema.
Da un altro punto di vista manifestazioni come questa, realizzano uno spazio di sensibilizzazione e di informazione rivolto al territorio e alla comunità locale, che si risolve prevalentemente in un opera di prevenzione e di promozione della salute. La seconda giornata sarà interamente dedicata ad incontri artistici e a momenti ricreativo culturali, attraversi installazioni, video installazioni, mostre, performances di danza e concerti; iniziative che ripropongono simbolicamente uno dei tratti distintivi del Centro, ossia l'importanza attribuita all'espressione della diversità in tutte le sue forme, la visione della malattia come vissuto spezza ogni limite clinico per esplodere nella sua essenzialità, e per presentarsi come parola-discorso in cerca di un senso; il tutto secondo un'ottica deistituzionalizzante e demedicalizzante che contraddistingue la filosofia alternativa del Centro, e che si concretizza nell'uso di laboratori-atelier di espressione artistica, contemporanea o di scrittura come strumenti alternativi in grado di rivelare l'energia interiore di ciascuno di noi, il nostro essere unici ed irripetibili, al di là della normalità, della follia, del sintomo e dell'angoscia di sentirsi niente. La terza ed ultima giornata sarà inoltre dedicata ad un workshop (riservato a medici, psicologi, psichiatri ed operatori del settore) sulla terapia interpersonale applicata alla bulimia nervosa, diretto da C. Fairburn, professore dell'Università di Oxford, tra i più autorevoli studiosi nel campo dei disturbi alimentari.   Alessandro Taurino