Maggior flessibilità con la possibilità di effettuare lavoro straordinario, abolizione della soglia massima per i lavori a tempo parziale e incentivi per 600 miliardi per la creazione di nuovi posti di lavoro. Queste le novità principali introdotte nel decreto legislativo di riforma delle norme per il lavoro a part time approvato dal Consiglio dei Ministri il 28 gennaio. La normativa - che dovrà ottenere il parere delle Commissioni parlamentari - recepisce le disposizioni comunitarie in materia e dà innanzitutto una definizione chiara di tempo parziale in rapporto a quella di tempo pieno. Viene poi abolita la soglia massima nell'utilizzo del part time nelle aziende, prevedendo invece incentivi per chi sceglie questa formula. per quanto riguarda il "lavoro supplementare", poi, anche se questo rimane materia della contrattazione collettiva, viene superato il "divieto di principio" presente nella vecchia normativa e viene prevista una franchigia del 10% dell'orario su base mensile, nel rispetto comunque del principio della volontarietà, ossia il fatto che la scelta del tempo parziale è sempre condizionata al consenso del lavoratore che potrà anche esercitare il diritto di ripensamento, come pure quello della "non discriminazione". Inoltre i lavoratori part time avranno un diritto di precedenza per le assunzioni a tempo pieno. Quanto agli sgravi previsti, il decreto precisa che questi saranno ottenibili solo a fronte di assunzioni a tempo indeterminato. (MN)