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Data: 18/07/2001 - Ora: 09:43
Categoria:
Politica
Considerato che questo organismo riunisce i governi che detengono il potere, le risorse ed i mezzi per determinare, nel bene e nel male, le condizioni di vita ed il futuro di gran parte dell’umanità; Preoccupato per il crescente disordine internazionale ed i grandi drammi che, nonostante le enormi ricchezze disponibili, continuano ad affliggere gran parte dell’umanità: guerre, genocidi, povertà, morte per fame, distruzione dell’ambiente e delle risorse naturali; Considerato che il mondo ha urgente bisogno di governi democratici decisi a promuovere il bene pubblico e globale, contrastare le guerre e le massicce violazioni dei diritti umani, mettere al bando la guerra e le armi che la alimentano, garantire a tutti l’accesso ai diritti umani e di base (il diritto al cibo, all’acqua, alla salute, all’educazione, alla casa, al lavoro...), proteggere l’ambiente globale offrendo a tutti pari opportunità di sviluppo; Considerato che i Governi del G8 rappresentano una piccolissima parte dell’umanità e che le loro decisioni hanno uno straordinario impatto su tutto il resto del mondo; Considerato che il processo di globalizzazione in atto ha aumentato il già profondo deficit di democrazia esistente, preparando un futuro denso di tensioni, incognite e pericoli inaccettabili e che senza il rilancio del sistema dell’ONU, senza un forte investimento per ridargli forza, efficacia e credibilità, nessuno dei tanti problemi aperti troverà mai una soluzione definitiva, considerato che il problema non è negare la globalizzazione intesa come uno scambio di culture oltre che di beni, ma come regolarla per far si che si proceda nel rispetto dell’uomo con i suoi bisogni ed i suoi diritti fondamentali; impegna la Giunta regionale ad intervenire sul nostro Governo, affinché questi richieda agli altri governi riuniti a Genova di: 1) abbandonare ogni atteggiamento verticistico, promuovendo da subito il rafforzamento delle Nazioni Unite quale centro della governabilità globale, la democratizzazione del sistema internazionale, i processi decisionali aperti e trasparenti, la cooperazione a tutti i livelli, riconoscendo il ruolo fondamentale delle istituzioni locali e delle organizzazioni della società civile; 2) mettere al centro delle proprie scelte il bene comune, le persone, i popoli ed il rispetto dei loro fondamentali diritti; 3) applicare ed ampliare il protocollo di Kyoto per la riduzione delle emissioni che minacciano il clima; 4) continuare nel percorso già intrapreso per cancellare il debito estero dei Paesi poveri e rivedere il sistema di concessione dei crediti che genera insostenibili processi di indebitamento; 5) aumentare le risorse dedicate ad una trasparente cooperazione internazionale per sradicare la povertà estrema, la morte per fame e malattie, tassando le transazioni finanziarie speculative; 6) respingere il progetto americano delle "guerre stellari", rilanciando il ruolo dell’ONU per la costruzione di un sistema di sicurezza comune fondato sul disarmo e la prevenzione dei conflitti.
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