A Gallipoli, non a torto riconosciuta come città simbolo dei Ds pugliesi (Massimo D'Alema, presidente della Quercia, è il deputato del collegio elettorale), la mozione Fassino rastrella consensi a mani basse. Al congresso di sezione, domenica scorsa, ha votato il 53 per cento dei 282 iscritti: 146 tesserati hanno indicato Piero Fassino e 4 Giovanni Berlinguer. La maggioranza dei berlingueriani (221) già aveva anticipato di volere "disertare" le urne. «Invece, era giusto prendere parte alle votazioni» dice Luigi Manno, consigliere comunale e segretario della Cgil gallipolina, uno dei quattro del "correntone" che non ha rinunciato a prendere parte all'assemblea. «La verità è che dei 221 "dissidenti", quasi nessuno aveva niente da spartire con la mozione Berlinguer: erano tutti parenti coinvolti, loro malgrado, da chi voleva rientrare nel partito dopo avere appoggiato altre liste alle ultime elezioni amministrative».