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Commissione antimafia in Puglia divisa su quasi tutto

Data: 23/10/2003 - Ora: 11:30
Categoria: Cronaca

Preoccupano processi lenti e scarcerazioni legate alla normativa vigente

Sconcerta la polemica tutta all'interno della Commissione Antimafia, come se di fronte a fatti reali ci si può perdere in opinioni. In particolare è sul rapporto tra mafia, politica e criminalità organizzata che i commissari hanno espresso valutazioni differenti. "Nelle province di Foggia, Bari, Brindisi e Lecce - ha affermato il vicepresidente Angela Napoli (An)- c’è una criminalità organizzata vigile e inserita nei traffici illeciti, ma anche con tentativi di inserimento nelle pubbliche amministrazioni. Taranto è una realtà migliore, se rapportata ad una decina di anni fa. Preoccupano invece i processi non solo per la lentezza ma anche per le scarcerazioni sia attraverso la normativa vigente che i benefici. La commissione si farà carico di valutare gli interventi di modifica normativa da proporre al Parlamento". Per Napoli "preoccupano le situazioni di Brindisi e Foggia", mentre quella di Bari "è migliore anche se alcune indagini sono in corso e non si può dire di più. La relazione spero sarà pronta per la fine dell’anno. Voglio aggiungere che la presenza della commisione antimafia sul territorio la si valuta se incide nel vero contrasto alla criminalità organizzata. Se invece questo contrasto viene evidenziato solo per scopi politici, cioè per abbattere questa o quella amministrazione di centrodestra o centrosinistra, il compito primario della commissione verrebbe disperso". Di tenore differente le valutazioni di Nichi Vendola (Prc) e Giuseppe Lumia (Ds). "Si ha l’impressione di una voglia matta di presentare delle cartoline illustrate, un’attività utile per una Pro Loco ma non per la commissione antimafia - ha affermato Vendola - Taranto ha conosciuto un’importante presenza di una mafia tradizionale. Nonostante i provvedimenti che hanno consentito di contrastare i gruppi mafiosi, persistono sul territorio interessi e attività mafiose, e questo ha un rilievo nel rapporto con la politica. Solo un turista che capita per caso non può accorgersi che alcune famiglie mafiose partecipano alla contesa elettorale, addirittura proponendo una propria congiunta che è stata eletta in consiglio comunale". Vendola ha definito "uno scandalo megagalattico" la vicenda relativa all’affidamento della gestione del porticciolo turistico del molo Sant’Eligio concludendo che "Taranto è la città degli affari, dei poteri forti, della mafia dei colletti bianchi". "In Puglia la mafia c’è - gli ha fatto eco Lumia- è sbagliato sottovalutare questa presenza, minimizzare, negare che c’è un rapporto tra mafia e politica. Le cosche mafiose hanno capito che non bisogna fare guerre, che è più conveniente trafficare in droga, tentare di controllare gli appalti. La commissione antimafia non ha il compito di minimizzare ma di stimolare più attenzione, individuare responsabilità e sostenere la parte sana dei cittadini per dimostrare che solo legalità e sviluppo possono determinare la crescita del territorio".

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