Le crisi in Asia e in Russia avranno un effetto negativo contenuto sul commercio estero italiano. Il saldo della bilancia commerciale dell'intero '98 potrebbe infatti risultare ''di poco inferiore'' a quello dello scorso anno, ma le incertezze internazionali ''non consentono di azzardare previsioni attendibili''. E' quanto afferma il ministro per il Commercio con l'estero, Augusto Fantozzi, commentando i dati diffusi dall'Istat. (FM)

Le imprese italiane hanno finora dimostrato una ''grande capacità di reazione alle crisi internazionali'' che però ''possono frenare l'economia italiana'' la cui crescita ''stenta a prendere slancio''. A luglio ''per la prima volta dopo oltre un anno, le esportazioni verso i paesi esterni all'Unione Europea sono diminuite per effetto delle forti cadute subite sui mercati asiatici''. L'export negli Usa, in Europa centro-orientale e nell'Ue ha continuato a crescere, ma se la crisi dovesse aggravarsi ed estendersi ad altri Paesi sarà ''sempre più difficile trovare sbocchi adeguati''. Inoltre la caduta dei prezzi delle materie prime, uno degli aspetti della crisi, ha effetti ''contrastanti'' sulla bilancia commerciale italiana: ''un beneficio immediato per effetto del contenimento del valore dell'import e un danno a medio termine per la contrazione della capacità d'acquisto dei paesi produttori di materie prime''.