Il segretario statunitense al Commercio, William Daley, ha sollecitato gli imprenditori americani a un maggiore dinanismo nella ricostruzione post-bellica in Libano, paese che in passato è stato sinonimo di dirottamenti e sequestri di persona. "Gli Stati Uniti sono tornati e vogliono fare più affari in Libano, questo è il messaggio che porto", ha detto Daley arrivato oggi dalla Giordania a Beirut, dove ha avuto un incontro con il presidente Emile Lahoud. (FM)

Sebbene gli Stati Uniti siano il secondo partner commerciale del Libano, Daley è il primo dirigente americano a compiere una visita ufficiale in questo Paese occupato al sud dalle truppe israeliane e condizionato nelle scelte di politica estera dalla Siria che nella valle della Bekaa ha un contingente di quarantamila uomini.

Il vistoso dispositivo di sicurezza predisposto per questa visita è però in contrasto con lo sforzo del ministro di rassicurare gli investitori americani sulla normalità di un Paese in realtà pieno di contraddizioni.

Daley non è arrivato all'aeroporto internazionale di Beirut, ma in elicottero da una base militare di Cipro ed è atterrato direttamente nel complesso fortificato dell'ambasciata statunitense.