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Data: 11/03/2009 - Ora: 11:42
Categoria:
Cronaca
Continuano i blitz delle Fiamme Gialle in Puglia per contrastare la contraffazione in seguito ai maxi sequestri di merce contraffatta che sta interessando tutto il territorio nazionale in questi ultimi giorni
Dai giocattoli agli accessori e ai capi d'abbigliamento: la contraffazione diventa un fenomeno sempre più pericoloso. Continuano i blitz delle Fiamme Gialle in Puglia per contrastare la contraffazione in seguito ai maxi sequestri di merce contraffatta che sta interessando tutto il territorio nazionale in questi ultimi giorni. L'ultimo caso è avvenuto nel brindisino con il sequestro di 41 mila paia di occhiali da sole contraffati provenienti dalla Grecia. Sono sorprendenti i dati principali che emergono dalla ricerca "Le contraffazioni: analisi del fenomeno in Italia e focus sulla Campania", realizzata da Confcommercio con la collaborazione dell'Istituto Piepoli. Il fatturato dei falsi nel 2008 è di 7, 5 miliardi di euro: una cifra spaventosa che non vuole arrestarsi. I prodotti più acquistati sono i capi di abbigliamento (35%), le borse (30%), cinture e occhiali (21%). La maggior parte della merce contraffatta viene dal Sud- Est asiatico: la Cina è di gran lunga al primo posto in questa 'classifica', seguita da Corea e Taiwan.
Se ci si imbatte per le strade nelle grandi metropoli a comprare, per risparmiare qualche euro, troveremmo scarpe da ginnastica dei marchi sportivi più in voga, occhiali da sole delle firme all'ultimo grido, borse con il caratteristico marchio Louis Vuitton (o molto simile) in vendita sulle bancarelle a un prezzo cento volte inferiore a quello ufficiale, presunti Rolex assemblati con componenti coreani, finte giacche a vento Prada prodotte in India ed etichettate in laboratori clandestini dell'Est europeo. Tra i brand maggiormente contraffatti rientrano Gucci, Armani, Iceberg. Il rischio maggiore è che questo tipo di merce arrivi nei negozi di alta moda , truffando il consumatore che si troverà a spendere cifre , di certo non modeste, per un prodotto non autentico. "Ricordiamo – commenta il Segretario Nazionale del CODICI, Ivano Giacomelli – che le normative vigenti in tutela consumatori impongono la piena trasparenza e completezza delle informazioni in modo che tutti i consumatori possano acquistare avendo la piena consapevolezza del prezzo del capo prescelto".
Inoltre, l'Art. 6 in materia di Educazione, Informazione e Pubblicità dei prodotti destinati al consumatore, contenuto nel Codice al Consumo, indica che ogni prodotto commercializzato deve riportare chiaramente visibili e leggibile, tra le varie indicazioni, quelle relative alla eventuale presenza di materiali o sostanze che possano arrecare danno all'uomo, nonché i materiali e i metodi impiegati per la lavorazione, al fine di rendere trasparente al consumatore la qualità e le caratteristiche del prodotto.
Pertanto, il CODICI invita le forze dell'ordine a intensificare i controlli per arginare il fenomeno e lancia utili consigli rivolti ai consumatori su come riconoscere l'autenticità del capo acquistato oltre dal prezzo:
· verificare la presenza dell'ologramma di autenticità che deve esser di color argento sfaccettato;
· verificare la presenza in etichetta del nome ufficiale della società che detiene il marchio;
· un altro elemento distintivo per i capi d'abbigliamento è costituito dall'etichetta interna con le indicazioni relative al lavaggio che devono essere precise mentre nei contraffati risulta piuttosto semplicistica;
· gli accessori autentici hanno un numero di serie;
· le etichette riportanti il marchio non sono mai stampate e attaccate sul tessuto
· alcuni capi presentano una sorta di carta d'identità con un numero di serie che le individua come unici.
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