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Class action, i comuni piccoli pugliesi reagiscono ai ritardi delle Poste

Data: 22/01/2008 - Ora: 08:46
Categoria: Cronaca

"Ci sono problemi e stiamo facendo di tutto per risolverli" rispondono da Poste Italiane

A Bari, nella periferia bene della città, le lettere si recapitano a singhiozzo: "Per cinque giorni il postino non bussa, poi arriva tutta insieme. Saltano le date, le scadenze, a volte le lettere si perdono". E' nata così, da esperienze comuni di corrispondenza negata, l'idea di mettere su la prima class action contro Poste italiane. Una causa collettiva, mossa da cittadini di mezza Italia, esasperati per gli incredibili ritardi dei recapiti di lettere che si stanno verificando negli ultimi mesi da nord a sud. "Abbiamo messo in movimento un pool di legali per verificare la fattibilità dell'azione e utilizzare l'unico vero strumento che può aiutare i consumatori", spiega Virgilio Caivano, portavoce dell'associazione nazionale dei piccoli comuni. Lui abita a Rocchetta Sant'Antonio, piccolo centro in provincia di Foggia, e la cassetta della posta piena è diventata un lieto evento. "Non ne potevo più - spiega - eravamo tutti esasperati, ho pensato che bisognava fare qualcosa. Ho lanciato la proposta della class action e in pochi giorni mi sono arrivate già cinquemila segnalazioni, dalla Puglia e dalla Lombardia: speriamo che, almeno mettendoci insieme, ci venga riconosciuto un diritto essenziale qual è la corrispondenza". A leggere l'elenco dei disagi ce n'è per tutti i gusti. C'è chi chiede alle Poste la "mora" della bolletta arrivata già scaduta. Chi è arrabbiato e spaventato, "perché non è riuscito a pagare in tempo il bollettino del mutuo". Chiede invece il "rimborso morale" il ragazzo che non si è potuto presentare in tempo al colloquio di lavoro, "dopo mesi che l'aspettavo". E poi c'è l'abbonato fedele che è andato su tutte le furie quando si è visto arrivare in cassetta la copia del settimanale uscita quindici giorni prima in edicola. C'è chi poi la class action se l'è già fatta in casa. I condomini di via Carafa 61, Bari, stanno per presentare un esposto penale alla magistratura: "Interruzione di pubblico servizio", dicono. "Sono quattro mesi - spiega Antonio Mazzarella, medico del Pronto soccorso - che la posta arriva a singhiozzo. Un giorno sì e quattro no. Non se ne può più, c'è gente che ha avuto danni gravissimi da questa situazione". "Ci sono problemi e stiamo facendo di tutto per risolverli" rispondono da Poste Italiane. "Per quanto riguarda la class action, a nostro parere non ci sono però le condizioni di legge per muoverla: soltanto in Puglia ci sono 51 centri per lo smistamento che funzionano regolarmente". Dov'è allora l'intoppo? "Dal fatto che i portalettere sono pochi e non vengono sostituiti" sostiene Nico Di Ceglie, sindacalista della Cgil. "Una malattia, un infortunio, riescono a mettere in ginocchio un intero quartiere". E' successo proprio a Bari qualche giorno fa: un portalettere, mentre era a lavoro, fu inseguito e morso da un cane imbizzarrito. I condomini tutti gli augurano una pronta guarigione.

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