Una nave battente bandiera dell’Ecuador ma con armatore greco (la "Seachem Ena") è stata sequestrata dalla polizia e il suo comandante arrestato per aver fatto entrare clandestinamente in Italia dieci pakistani registrandoli come membri dell’equipaggio. Il comandante dell’imbarcazione, un cittadino pakistano del quale non si è appreso il nome, è stato condotto nel carcere di Bari con l’accusa di aver favorito l’immigrazione clandestina a scopo di lucro.
E’ stato uno dei dieci clandestini, quattro dei quali sono riusciti a fuggire al momento del controllo, a rivelare agli agenti del commissariato di polizia di Monopoli di aver pagato 9.000 dollari per essere imbarcato sulla nave, che è adibita al trasporto dell’olio di oliva.

Secondo quanto ha raccontato l’uomo durante l’interrogatorio, egli, assieme agli altri nove immigrati, con l’aiuto dell’organizzazione che si occupa dei "viaggi della speranza", avrebbe raggiunto Istanbul in aereo da Karachi (Pakistan). Una volta in Turchia avrebbe contattato il comandante della «Seachem Ena» e si sarebbe imbarcato «regolarmente» come componente dell’equipaggio.
L’arresto e il sequestro della nave sono stati disposti dal sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Bari Roberto Rossi.