A partire dal prossimo anno accademico gli studenti dell'Università degli Studi di Perugia pagheranno una tassa regionale per il diritto allo studio di centocinquantamila lire, secondo le indicazioni della legge finanziaria del 1995. Lo stabilisce una legge approvata ieri dal consiglio regionale. Le minoranze hanno criticato il fatto che i soggetti ''meritevoli e bisognosi'' debbano comunque pagare prima l'intero importo, per poi vedersi riconoscere l'eventuale rimborso. E' stato anche chiesto di esonerare dalle tassa in questione gli studenti provenienti da famiglie che hanno avuto ordinanza di sgombero a causa del terremoto. Con questi introiti sarà però possibile assegnare duecentocinquanta nuove borse di studio. (FM)
Con i 19 voti della maggioranza, cinque astensioni (Udr, Forza Italia, Gruppo misto e Alleanza nazionale) ed il voto contrario di Eduardo Vecchiarelli, di Alleanza nazionale è stata approovata la legge per cui le tasse universitarie corrisponderanno a 150 mila lire. Nel corso del dibattito in cui la relatrice era Nadia Antonini, le minoranze (sono intervenuti Sbrenna, Tarchi, Mantovani e Paganelli) hanno criticato il fatto che i soggetti ''meritevoli e bisognosi'' debbano comunque pagare prima l'intero importo, per poi vedersi riconoscere l'eventuale rimborso.

L'assessore Gianpiero Bocci ha spiegato che quella umbra è una delle tasse regionali universitarie più basse d'Italia, precisando che con questi introiti sarà possibile assegnare duecentocinquanta nuove borse di studio.