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Castello di Acaya, un tuffo nella storia medioevale

Data: 09/11/2001 - Ora: 11:33
Categoria: Politica

Con la partecipazione dell’assessore provinciale Mario Mangione, alla presenza dell’Arch. Antonio Bramato, della Sovrintendenza ai Beni Artistici, del prof. Paul Arthur dell’Università degli Studi di Lecce e del dr Antonio Cassiano, dirigente del settore politiche culturali della Provincia di Lecce, ha avuto luogo, nella mattinata il sopralluogo ai castello di Acaya interessato dai lavori di recupero, restauro e risanamento statico. Nell’occasione sono presentate state ai giornalisti alcune interessanti scoperte effettuate di recente nel corso dei lavori.

Si tratta, in sostanza, di alcune tombe terragne (15) scoperte nell’atrio dell’antico maniero, risalenti al XIII – inizio XIV secolo. In quelle riportate alla luce (n.7) sono stati ritrovati resti umani in buon stato di conservazione. Una di esse assume particolare importanza perché presenta un laterizio posto sulla faccia del defunto. Ciò costituisce una ulteriore testimonianza di un costume dell’epoca (originato dal grande rispetto per i morti) tipicamente salentino, già rilevato in analoghe scoperte effettuate a Martano, Taranto e Lecce.
Gli scavi sistematici in atto al castello di Acaya hanno chiarito meglio la cronologia degli insediamenti che si sono susseguiti nei secoli. Essi rivelano degli insediamenti precedenti alla costruzione del castello, particolarmente interessanti.
Il castello, infatti , risulta costruito su un antico casale medioevale "Segine" non circondato da mura. Gian Giacomo di Acaya, diventato feudatario di Segine trasformò il casale in un piccolo borgo cinto dalle mura che ancora circondano la città fortificata di Acaya. Il castello fu costruito attorno ad un chiesa preesistente risalente al XII secolo (impianto a tre navate con tre absidi) che presenta degli affreschi: la morte della Vergine (XIII secolo) e San Vito (prima metà del XIV secolo).
Gli scavi hanno anche evidenziato la trasformazione di questa chiesa in torre fortificata, attraverso l’ispessimento dei muri che avevano nascosto gli affreschi effettuati in precedenza.
Le interessanti novità presentate dai lavori di scavo, riguardano la parte medioevale dell’antico insediamento su cui lavorerà il professor Paul Arthur, medioevalista dell’Università degli Studi di Lecce.. Le scoperte effettuate nel castello di Acaya offrono una ulteriore possibilità di studiare meglio e chiarire le fasi del passaggio dal periodo bizantino a quello medioevale .

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