''La vergogna dell'Europa sulla vicenda Ocalan'' è il titolo dell'editoriale del settimanale ''Famiglia Cristiana'' secondo il quale la cattura del leader curdo faceva comodo a molti. Vergogna, scrive il settimanale, ''e' quella che provano i governi dell'Unione per non aver saputo tutelare la vita di un uomo che aveva chiesto invano asilo politico, fuggendo di capitale in capitale (Roma compresa). La cattura di Ocalan conveniva a troppi Stati e l'Europa non ha potuto farciniente''. ''Conosciamo le motivazioni dei governi -afferma Famiglia Cristiana-, a partire da quello tedesco: Ocalan era un ospite scomodo, in grado di attirare disordini, attentati, violenze da parte dei suoi compatrioti immigrati, a lui favorevoli o contrari, incursioni di 'commandos' turchi per catturarlo e ritorsioni commerciali di Ankara''. (FM)

''E dunque l'Europa -prosegue il settimanale- ha lasciato fare. La cattura di Ocalan a Nairobi, dopo qualche giorno di permanenza piuttosto strana nell'ambasciata greca (la Grecia e' secolare nemica della Turchia), e' tuttavia oscura: ma essa conveniva a troppi, agli Usa, a Israele (che desiderano conservare l'amicizia della Turchia come avamposto e base aerea contro Saddam Hussein), ai Paesi mediorientali che non gradirebbero un Kurdistan indipendente sulle vie del petrolio asiatico. Per questo, Ocalan -conclude Famiglia Cristiana- non aveva scampo, e l'Europa si vergogna di non aver potuto farci niente''.