Nella vicenda Ocalan ''sono capitate molte cose poco piacevoli. E sono stati in tanti a fare brutta figura, soprattutto l'Italia e la Germania. Non posso che guardare la realtà dei fatti e dire che l'Europa e' solo un'entità finanziaria, non certo politica''. Lo dice, in una intervista a 'Il Giornale', Umberto Agnelli, che si è recato a Istanbul per assistere alla partita Galatasaray- Juventus. (MN)

Secondo U. Agnelli, il governo italiano ''non ha fatto molto per aiutarci. Speravamo che operasse una maggiore pressione sull'Uefa, a Ginevra non aspettavano altro.
Sarebbe bastata una lettera ufficiale, l'Uefa l'attendeva per concederci il campo neutro. Sarebbe stata decisiva, ma da Roma non e' mai stata spedita''.
La settimana di rinvio dell'incontro, per U. Agnelli ''e' stata utile a indicare u cambio di rotta. Il nostro presidente del Consiglio ha definito Ocalan un terrorista, adesso e' difficile anche solo parlare di asilo politico. E credo che il ministro Fassino abbia fatto presente tutto questo al suo collega turco''.
Il fratello Gianni, che ha visto la partita da New York, on una intervista al 'Corriere della Sera', ha definito ''un caso difficile e delicato'' quello di Ocalan che ''deve essere risolto''. Quanto alla partita, ''la Juventus - dice - ha giocato bene'' e non ''e' sembrata affatto intimorita''.