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Caso Fitto, alla Camera risultano nove versamenti ufficialmente registrati

Data: 22/06/2006 - Ora: 11:54
Categoria: Politica

La somma è di 300 mila euro, la stessa cifra contestata dai magistrati

Nove versamenti. Tutti accompagnati da regolari comunicazioni, come prevede la legge sui contributi "liberali" ai partiti e ai politici, ai competenti uffici della Camera dei deputati, protocollate lo stesso giorno: il 6 luglio 2005, tre mesi dopo le elezioni regionali. E tutti riconducibili allo stesso finanziatore, il gruppo imprenditoriale che fa capo ad Antonio Angelucci e ai suoi figli Giampaolo, finito agli arresti domiciliari con l'accusa di corruzione e illecito finanziamento ai partiti, Alessandro e Andrea. Sono i soldi con i quali i re delle cliniche hanno ufficialmente contribuito alla campagna elettorale di Raffaele Fitto per le regionali, contro il candidato del centrosinistra Nichi Vendola. E la somma dei nove versamenti che compaiono nell'elenco di 112 dichiarazioni, per un totale di 1.297.850 euro, relativo ai contributi privati percepiti dalla «Puglia prima di tutto», il movimento dell'ex governatore, dà esattamente 300 mila euro. Cioè la stessa cifra contestata dai magistrati come tangente pagata dagli Angelucci a Fitto, e che sarebbe stata bonificata direttamente da società della Tosinvest all'ex presidente della Regione Puglia. A questa somma, secondo i giudici, si dovrebbero poi aggiungere altri 200 mila euro transitati su conti dell'Udc, portando così la presunta stecca a 500 mila euro. Secondo i dati depositati a Montecitorio, dalla casa di cura privata Santa Lucia di Sulmona, in provincia dell'Aquila, sono arrivati due assegni (di 25 mila e 30 mila euro). Altrettanti dalla cooperativa editoriale Libero, che edita l'omonimo quotidiano diretto da Vittorio Feltri e di proprietà degli Angelucci (25 mila e 50 mila euro). Due versamenti ha fatto anche la Santa Lucia 2000 di Roma (25 mila e 40 mila euro). E due pure la T.G.S. 2004 srl (25 mila e 40 mila euro). Un singolo contributo di 40 mila euro, invece, è della Giada srl, società del gruppo Tosinvest di cui era azionista anche lo stesso Giampaolo Angelucci.

Autore: da Corriere.it

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