Il vicesegretario generale dell'Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria (Osapp), Domenico Mastrulli, ha sottolineato oggi la gravità della situazione dei detenuti nel carcere di Lecce dove si verificherebbero "risse, tentativi di suicidio e suicidi". In particolare, Mastrulli fa notare "il persistente stato di sovraffollamento delle carceri pugliesi la cui utenza detenuta toccherebbe un indice di circa 3500/4000 detenuti a fronte di una polizia penitenziaria pari a 2900 unità tra uomini e donne", distribuiti in 15 strutture per adulti e minorenni. Secondo l'Osapp, a Lecce ci sarebbero 1250 detenuti ma il numero potrebbe raggiungere i 1600 reclusi con l'avvio dei processi e maxi processi. In questo contesto - sottolinea Mastrulli - "gli operatori di polizia sono costretti a garantire ordine, sicurezza e vigilanza" e a controllare oltre 70/150 reclusi per piano. A questa situazione, di per sè difficile, si aggiunge - continua il vicesegretario - "la degradante situazione economica" dei poliziotti penitenziari che "da circa un anno attendono la corresponsione dei servizi di missione e la corresponsione del Fondo incentivante per gli anni dal 2002 al 2004". Una situazione di disagio si registrerebbe, in forma minore, sempre secondo Mastrulli, anche nelle carceri di Taranto, Foggia e Bari.