''La Campania, dopo anni di estreme difficolta', fa registrare una significativa riduzione della spesa farmaceutica''. E' quanto si afferma in una nota della Giunta regionale della Campania. ''Rispetto al 1998 - si afferma - il numero delle ricette si e' ridotto dall'1 per cento ed e' un calcolato notevolmente il ticket procapite che risulta oggi essere del meno 7,3 per cento; e' aumentata solo del 4,6 per cento la spesa pro-capite dei farmaci, un valore che, passando in esame i dati del 1999 forniti da Ferderfarma, per le altre Regioni fa risaltare ancor piu' la politica adottata dalla Regione Campania per il contenimento della spesa farmaceutica''. ''La differenze risultano con molta evidenza - ha detto l' assessore alla Sanita' Ettore Liguori - e sono certamente significative di una maggiore attenzione messa in atto dall'assessorato in collaborazione con i medici di medicina di base e i titolari di farmacie. Ed anche da una maggiore cultura espressa dai cittadini campani a non richiedere ed autosomministrarsi medicine inutili e dannose''. Secondo la Regione ''la spesa pro-capite, nettamente al di sopra della media nazionale e con un valore superiore a quella dalla Campania, viene registrata in piu' regioni come Lazio, Umbria e Sicilia''. (MN)