Aumento della disoccupazione, dei decessi per Aids e per tumori, incremento di rapine, omicidi, scippi e fenomeni delinquenziali di camorra. In positivo si registra un aumento della scolarizzazione (numero più alto di laureati e diplomati) e un incremento dei consumi "non alimentari" come i consumi legati alla cultura, al teatro alla musica. Più malata che sana la Campania, preoccupa l'assessore regionale alla ricerca scientifica ed informatica, Giuseppe Scalera, che ha presentato il nono Annuario statistico Campano, di cui sono state stampate 2.500 copie. Milioni di dati elaborati sulla base delle schede Istat, ma anche frutto di un lavoro autonomo dei tecnici regionali, che fotografano in modo non schematico la situazione della Campania aggiornata al 1995. (FM)
L'annuario della Campania è stato presentato nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato i funzionari e i tecnici della Regione che hanno elaborato l'annuario stampato in 2.500 copie. "Uno strumento di lavoro e di consultazione - ha detto Scalera - non solo per gli enti pubblici e gli addetti ai lavoro, ma anche per gli ambienti accademici che spesso ce ne fanno richiesta''. Il dato che emerge sugli altri riguarda la disoccupazione: gli occupati a tutto il 1997 sono il 25,9 per cento rispetto al 30 per cento del 1989 su una popolazione censita di 5.762.000 residenti.

Accanto al dato dei non occupati, spicca quello dell'incremento della criminalita': oltre 356mila i delitti denunciati contro i complessivi 934mila dell'intero Mezzogiorno e gli oltre 2.900 mila del Paese, con una incidenza di oltre il 38 per cento che aumenta al 53 per cento per i reati e i delitti di camorra, al 62 per cento per il contrabbando, al 16,7 per cento gli scippi.
Napoli si conferma ''capitale'' campana della criminalità con 8.7368 delitti. La popolazione dei reclusi in Campania (a tutto il 1995) e' di 5.754 unita', pari al 12 per cento del totale in Italia. Da i dati su turismo, ''consumi culturali'' - teatro, cinema e musica - e scolarizzazione vengono le note piu' liete della fotografia statistica campana, come ha sottolienato lo stesso assessore Scalera, anche se con differenze marcata tra capoluogo e capoluogo e tra citta' e provincia. OLtre il 16 per cento della popolazione e' diplomata, e il 3,6 per cento ha conseguito una laurea con aumenti percentuali tra l'89 e il 1995 rispettivamente del 4 per cento e di uno 0,2 per cento. Teatro e musica segnalano a Napoli un 21 per cento di consumatori (rispetto al 15,4 per cento del 1989) e un aumento a Caserta dei frequentatori delle sale cinematografiche passati dal 9,8 per cento dell'89 al 18,2 per cento del 1995. Note liete dalle presenze turistiche con un +113 per cento del '95 rispetto al 1989.