La ricerca si basa sul principio che l’elevato rischio a cui vanno incontro le persone anziane con l’arrivo del caldo torrido
E’ la provincia di Lecce, tra le pugliesi, quella più a rischio in relazione alle conseguenze provocate sulla salute degli anziani delle ondate di caldo estive. E’ quanto si sostiene in una ricerca condotta dal centro demoscopico Cierre di Cosenza che ha tracciato una ’mappa del rischio nelle cinque province pugliesi attraverso l’analisi comparata di alcuni indicatori: l’incidenza della popolazione anziana sul totale della popolazione per provincia, i soggetti over 65 in difficoltà economica ed, infine, il numero degli anziani single residenti nelle diverse province. Dal calcolo di questi paramenti, quindi, emerge, tra l’altro, che la provincia di Lecce (con 281,1 punti), presenta la tendenza più negativa.
Al secondo posto si colloca, con un distacco di 8,6 punti, Foggia (295,9 punti). A seguire Bari (266,1 punti), Brindisi (257,4 punti) e Taranto (248,4).
La ricerca si basa sul principio che l’elevato rischio a cui vanno incontro le persone anziane con l’arrivo del caldo torrido sia in relazione con altri fattori determinanti e, spesso trascurati, quali la condizione economica e la solitudine. L’indagine quindi, prende in considerazione i dati più recenti riguardanti la popolazione anziana, i pensionati che vivono con 516 euro al mese e gli anziani single. L’indicatore finale è stato ottenuto sommando i punteggi assegnati alle varie province per ciascun parametro considerato. La provincia che dalla somma ottiene il punteggio più alto, quindi, dimostra di avere un livello di rischio al caldo maggiore per gli anziani residenti in quel territorio.
In relazione a ciascun indicatore, la ricerca ha accertato, tra l’altro, che il territorio di Lecce è risultato il più ’anzianò, con una incidenza del 18,8% della popolazione over 65 sul totale della popolazione residente, seguito da quelli di Brindisi (17,8%), Foggia (17,1%), Taranto (16,8%) e Bari (15,8%). In valori assoluti, invece, il numero più elevato di anziani (251.179) si concentra a Bari.
Per quanto riguarda povertà, secondo la ricerca quasi 104mila anziani vivono al mimino. Complessivamente, sono 103.731 i pensionati pugliesi che vivono con non più di 516 euro al mese. E’ questo l’indicatore di sintesi ritenuto più significativo dal centro demoscopico Cierre Ricerche per misurare il livello di povertà degli anziani, rilevante per monitorare alcuni aspetti legati alla qualità della vita nei mesi estivi (condizionatori d’aria, spese mediche, vacanze, assistenza domiciliare).
A Bari spetta la maglia nera della provincia più povera: ben 43.673 anziani, pari al 17,4% della popolazione over 65 provinciale, vivono con un milione di lire. Seguono Foggia (16%; 92 punti), Lecce (14,1%), Taranto (12,4%) e Brindisi (11,1%).
Infine, gli anziani più soli sono a Lecce (7,4%) immediatamente seguiti dai coetanei brindisini (7,3%). Meno soli gli anziani di Foggia (6,6%), Taranto (6,5%) e Bari (6%). In valore assoluto è in testa la provincia di Bari dove sono 96.297 i single over 65.