Ancora una volta le solite distrazioni difensive condannano il Lecce. Silvestri, il maggior imputato,non riesce ad arginare lo strapotere di Gilardino. Inizio subito in salita per i ragazzi di Rossi. Al 31' Gilardino si infila tra i due centrali difensivi salentini, si presenta solo davanti a Poleksic, all'esordio in serie A, che non può far altro che stenderlo. Rosso per l'estremo difensore leccese e tiro dagli undici metri per gli emiliani. Entra Amelia al posto di Bojinov e ipnotizza Morfeo, respindengo il rigore. Il Lecce reagisce e riesce a stringere i denti fino alla fine del primo tempo. All'inizio della ripresa il Parma non si fa attendere e appena dopo 2' Gilardino beffa Silvestri e insacca sull'incolpevole Amelia. Piangerelli & C. accusano il colpo e in 10 è più difficile reagire. Incoraggiati dal solito pubblico caloroso, i salentini si gettano in avanti. Chevanton è solo contro quattro difensori parmensi ma riesce lo stesso a procurarsi al 28' il rigore che lui stesso realizza. Passano appena 5 minuti e il Parma si riporta in vantaggio. L'ex Donadel pesca in area Gilardino, che in mezzo a tre avversari riesce di punta a depositare alle spalle dell'immobile Amelia. Il Lecce non ha più la forza di reagire, il Parma amministra nel migliore dei modi il vantaggio fino al triplice fischio finale.
"Peccato per aver subito l'espulsione - commenta il bomber giallorosso Chevanton, giunto a quota 7 gol -. Fino a quel momento con Bojinov avevamo fatto bene. Abbiamo commesso i soliti errori".