Era il momento della svolta, di tirar fuori tutto ciò che si aveva dentro. La rabbia, la voglia di dimostrare di esserci ancora, di onorare questo difficile campionato.
Ieri, a Roma, non si è visto niente di tutto questo. Una squadra rinunciataria che, in barba a tutte le aspettative, non è mai entrata in partita. Pressing inesistente, centrocampo statico ed attacco inefficace: è stato questo il Lecce dell'Olimpico, tatticamente inferiore (e questo si prevedeva), caratterialmente timoroso.
Nonostante le parole di Delio Rossi, che dice di crederci ancora, il Lecce è a ben sette punti dalle quartultime (Udinese e Brescia), forse troppi.
Una vittoria a Roma avrebbe lasciato aperto uno spiraglio, ma il gol di Fiore ha frantumato le velleità di salvezza.
Domenica i salentini ospiteranno il Chievo senza Vugrinec e Juarez ma, forse, con un ritrovato Giorgetti. (MC)