Seconda sconfitta consecutiva per il Lecce. Dopo il secco punteggio rifilato ai salentini dalla Roma, il secondo passo falso arriva in casa contro l’Atalanta. Cavasin lascia in panchina Vugrinec, decidendo di schierare Giacomazzi al fianco di Chevanton.
La fantasia della squadra ne risentirà per tutto il primo tempo.
Vavassori si schiera un 4-4-2 che a centrocampo presenta la novità Dabo e in attacco preferisce Rossini a Saudati come compagno di Comandini. Il gol arriva dopo neanche quattro minuti: cross di Zenoni per Rossini che, di testa, insacca.
Per buona parte del primo tempo il Lecce sembra incapace di reagire e, anche se per tutto il secondo tempo, riesce ad aumentare la pressione sugli avversari e a produrre una gran quantità di azioni, i risultati non giungono (nemmeno dopo l’entrata di Vugrinec).
I nerazzurri si chiudono ermeticamente in difesa e bloccano le ripartenze dei salentini con un esorbitante numero di falli "tattici". Dal canto suo, l’arbitro non punisce a sufficienza le scorrettezze limitandosi, sporadicamente, ad estrarre qualche cartellino giallo.
Al 37’, dopo numerosi contropiede, giunge il secondo gol atalantino: un missile di Doni dal limite dell’area fissa il punteggio sullo 0 – 2.
Cavasin, a lungo contestato nel corso della partita, commenta negativamente gli errori arbitrali ma assicura che i risultati arriveranno presto.
Certo, la prossima partita sarà veramente difficile: in casa Inter senza Chevanton e Giacomazzi, impegnati in nazionale, ci sarà poco da stare allegri.(MC)