Fino al novantesimo di Juve-Roma, il campionato sembrava riaperto e la capolista sentiva il fiato delle inseguitrici a tre e a quattro centimetri di distanza. Ma ci ha pensato Montella, nel recupero, a rimettere tutte le cose al loro posto. Sua, infatti, la zampata finale che sigla il 2 a 2 nella partitissima tra la prima e la seconda della classe.
La Juve parte benissimo e già dopo sei minuti è già sopra di due gol. Tutta la gara della Roma è condizionata dalla rincorsa, quindi, verso un preziosissimo pareggio.
La squadra di Capello, però, non riesce a produrre grossi pericoli, anche per merito di un'attenta difesa bianconera (Tudor e Pessotto su tutti). Ad un quarto d'ora dalla fine, il mister giallorosso, effettua il cambio più rischioso della sua carriera, facendo entrare Nakata al posto del capitano Totti, inconcludente proprio nella partita chiave della stagione. Ma la storia gli darà ragione.
Il giapponese sembra una scheggia imprendibile e con un bolide di destro accorcia le distanze, regalando dieci minuti di speranza agli oltre settemila tifosi romani presenti al Delle Alpi. Ancora Nakata, al novantunesimo, questa volta di sinistro, lascia partire un missile che Van Der Sar non trattiene. Come un falco, Montella sigla il pareggio. Pareggio che vuol dire ancora sei punti di distacco e, quindi, mezzo scudetto cucito sulle maglie.
Nel pomeriggio, la Lazio, si era sbarazzata dell'ormai retrocesso Bari, per 2 a 0 con una doppietta di Veron. Ora è proprio la squadra di Zoff che insegue la capolista. Infatti, è balzata al secondo posto, scavalcando la Juve e mettendosi a cinque punti dalla Roma.
Il Parma consolida il quarto posto e porta a sei punti il distacco da Milan (sconfitto a Perugia per 2 a 1) e Inter (vittoria netta per 3 a 0, in casa, con l'Atalanta), grazie al 4 a 0 rifilato al Napoli.
Nella zona bassa della classifica, importanti vittorie per Verona e Vicenza che, entrambe in casa, hanno vinto contro Fiorentina e Reggina conquistando punti pesanti. Pesanti come i tre punti che il Brescia ha preso a Lecce, grazie ad una tripletta di Roby Baggio. Ora la squadra salentina è attesa da due delicate trasferte (Verona e Vicenza), dove dovrà dimostrare di meritare la serie A, ma anche di non aver perso quella grinta che è stata l'arma vincente, in passato, degli uomini di mister Cavasin. (MC)