Continua lenta e inesorabile l’agonia del Lecce Calcio...
Forse sarebbe più dignitoso per tutti retrocedere con Pellè(foto gazzetta.it) al centro dell’attacco e con la scusante che la squadra è troppo inesperta e non è attrezzata per affrontare il massimo campionato...
Continua lenta e inesorabile l’agonia del Lecce Calcio e prosegue, inevitabile, la discesa della squadra salentina verso gli abissi infernali della pochezza sportiva del campionato di calcio di Serie B.
L’ennesima sconfitta maturata a Verona contro il Chievo, marchia negativamente quello che doveva essere l’inizio della riscossa dei giallorossi e che è invece stata la lampante conferma che la stagione del Lecce ha ben poche possibilità di essere salvata. La rinascita della squadra appare estremamente improbabile, alla luce degli squallidi spettacoli sportivi offerti dai giallorossi nel corso della prima parte della stagione.
Perdere la Serie A quest’anno, ha il sapore di un’atroce beffa se si guarda alla qualità, mai stata cosi infima, delle squadre che partecipano al Torneo; quello che solo pochi anni fa era considerato il Campionato più bello del mondo, infatti, è diventato una misera accozzaglia di mediocrità calcistica. Se si escludono le solite Tre Signore del calcio italiano e, a queste, si aggiungono quelle squadre che, per decreto ministeriale o per chiara abilità manageriale e competenza sportiva, sono riuscite a ritagliarsi uno spazio importante fra le grandi, troviamo nella massima Serie molte compagini che avrebbero serie difficoltà a competere con alcune squadre di terza divisione di questa stagione come il Napoli o il Genoa.
Per tutto il mese di Gennaio, sarà aperta la campagna trasferimenti e, ai proclami della Società dei Semeraro (Ma non se n’erano andati?) sull’arrivo di un leader per la squadra o alle voci di ritorni importanti come quello di un bistrattato Chevanton è seguito, finora, solo l’arrivo, in prestito da una squadra di Serie B, dell’attaccante Luca Saudati e, da quello che si è potuto vedere, non è certo questo il leader promesso dal Presidente.
C’è ancora tempo e ci auguriamo che nei prossimi giorni ci sarà qualche sorpresa per quanto riguarda gli arrivi a Lecce, ma non smettiamo mai di temere anche gli "affari" alla Bojinov che sono sempre in agguato.
Non ci stupiremmo se giocatori di reale o presunto valore come Vucinic o Ledesma approfittassero di questo momento negativo per accasarsi presso un’altra squadra. Forse per questo Lecce è un lusso annoverare tra le proprie fila giocatori di tale prestigio e, forse, sarebbe più dignitoso per tutti retrocedere con Pellè al centro dell’attacco e con la scusante che la squadra non era attrezzata per il massimo campionato.
La prima partita del 2006 ci ha portato anche la novità dell’infortunio fisico di Sicignano e, rarità, dell’infortunio tecnico di Stovini e Sabato, la partita contro una Samp tutt’altro che insuperabile in questa stagione, rappresenta uno scoglio ben più ostico di quanto non potesse essere con la rosa al completo ed in forma.
Rileviamo, in ogni caso, la decisa ripresa fisica osservata a Verona sperando che i ragazzi continuino, comunque, a lottare fino alla fine.
Finalmente, dopo cinque mesi, è forse stata completata la preparazione atletica e si può tornare a sperare di vedere i giallorossi correre dietro al pallone con la convinzione necessaria ad operare il miracolo della salvezza o, per lo meno, a dimostrare a tutti che non ci si è arresi prima della fine.
Autore: Danilo Di Falco