Nel corso di un convegno, organizzato dal Comune di Lamezia Terme, dall'Associazione Archeologica Lametina e dalla Soprintendenza Archeologica della Calabria, e' stata lanciata l'idea della creazione, al fine di portare alla massima valorizzazione il territorio, del parco archeologico, che metta in vetrina gli scavi di Terina, l'Abbazia benedettina ed il castello normanno-svevo. Secondo l'Ispettore della Soprintendenza, Roberto Spadea, il territorio lametino risulta essere di estremo interesse per gli studiosi, avendo fatto registrare, a cavallo del III e IV secolo a.C., diverse presenze di piccoli nuclei che erano impegnati in scambi e mercati di vario genere. Diverse sono state le segnalazioni di aree archeologiche, dislocate sui rialzi terrazzati ai margini del torrente Bagni, intorno a Sant'Eufemia Vetere, che per la sua conformazione si configura come l'acropoli dell'abitato antico. Le attuali conoscenze del sito autorizzano a supporre che l'antica Terina sia localizzata proprio nella zona ''Iardini di Renda''.
Anche la Soprintente Archeologica della Calabria, Elena Lattanzi, e' convinta che Terina si trova nel sito in discussione. A conclusione dei lavori, il Sindaco Doris Lo Moro ha detto che l'amministrazione si sente impegnata in questo settore ed e' pronta a sviluppare altre iniziative con l'ausilio della Soprintendenza regionale, anche per sfruttare tutte le occasioni che si presentano per valorizzare al meglio il patrimonio comunale. (MN)