I partiti del centrodestra, a conclusione di una lunga riunione hanno raggiunto l'accordo per la formazione della nuova Giunta regionale in sostituzione di quella dimissionaria, presieduta da Giuseppe Nistico'. In pratica, l'accordo prevede una Giunta formata da 10 assessori oltre il Presidente, carica per la quale viene indicato Battista Caligiuri (Fi). Quattro assessorati sono previsti per An, uno per il Ccd, uno per Forza Italia, due per i Cattolici Democratici e Riformisti e due per il Cdu. Il nuovo Governo regionale dovrebbe essere votato da 24 consiglieri su 42, essendovi anche l'appoggio esterno dell'Udr.
L'accordo e' stato possibile grazie alla mediazione dell'on. Giuseppe Tatarella, appositamente delegato dalle segreterie nazionali del Polo. L'intesa è stata formalizzata in un apposito documento, sottoscritto dai rappresentanti dei partiti. (MN)

Nel comunicato diffuso i partiti del Polo e gli alleati del centro sostengono che l'accordo prevede ''l'immediata appprovazione del bilancio ed il rilancio dell'azione di governo per realizzare l'obiettivo primario dell'occupazione e creare le condizioni per lo sviluppo dell'intero territorio calabrese''. ''A riguardo - si legge nel comunicato - ferme restando le competenze e le responsabilità del Governo nazionale e l'esigenza che lo stesso ridetermini diversamente le sue scelte di politica monetaria e fiscale, consentendo al Mezzogiorno di recuperare il divario che lo separa dal resto del Paese, verrà data priorità ad una politica delle grandi opere infrastrutturali mediante l'ottimizzazione delle risorse comunitarie da investire in opere strategiche per lo sviluppo''. ''A tal fine - si legge ancora nella nota diffusa - si avrà particolare attenzione per le aree di crisi (Castrovillari, Crotone, ecc.) e verra' rivisto il ruolo del Porto di Gioia Tauro, penalizzato dal Governo nazionale che non ha istituito la zona franca d'impresa, consentendo cosi' una concreta possibilita' di attrarre capitali italiani e stranieri''. ''Verrà affrontato - conclude il comunicato - il problema della burocrazia regionale, nel contestuale e più ampio problema delle riforme istituzionali, alcune delle quali (deleghe alle Province ed ai Comuni) ormai indifferibili e da discutere in un positivo confronto con le opposizioni''.