Si è svolta a Milano la manifestazione ''I Calabresi e l'emigrazione italiana nel mondo'' organizzata dall'Associazione dei Calabresi a Milano. Il ministro degli Esteri, Lamberto Dini, è intervenuto affermando che i calabresi sono la rappresentanza di un successo conseguìto lontano dai luoghi d'origine e, al tempo stesso, interlocutori preziosi sono lo strumento per cui la loro regione, insieme a tutto il meridione, consolida le basi di un nuovo rilancio, chiamando a raccolta le sue migliori energie, umane, intellettuali, finanziarie, sia interne che internazionali. (FM)
''Esistono in Calabria potenzialità straordinarie - ha detto Dini - penso ad esempio alle opportunità offerte dall'industria turistica. All'appuntamento con il progresso non può mancare l'apporto culturale, sociale, emotivo, economico e finanziario dei calabresi che hanno ottenuto fortuna e successo nel mondo. Ovunque ci sono calabresi. Alcuni sono giunti all'estero di recente. Altri, figli, nipoti di calabresi, emigrati, molto tempo fa. Tutti hanno portato con sè ovunque le virtù antiche della loro terra, la loro capacità di lavoro, di sacrificio, di risparmio. Ovunque hanno creato 'centri' calabresi, punti di riferimento, 'consolati' del cuore e della memoria''. ''Forse il Ministero degli esteri può vantare una sorta di 'competenza territoriale sui generis' per raccordare concretamente energie, risorse, opportunita', presenze così diffuse - ha aggiunto il ministro Dini - ad integrazione degli sforzi già in atto per la partecipazione della Calabria alla nuova fase della vita nazionale e di accresciuta interdipendenza internazionale. La sfida è ambiziosa, ma è possibile vincerla. Basterà mettere in campo tutte le risorse di cui disponiamo, ma soprattutto valorizzare le migliori energie umane che la Calabria può fornire''.

''Il futuro - ha concluso Dini - non apparterrà solo a coloro che disporranno di materie prime o che domineranno la produzione manifatturiera. Apparterrà a quanti sapranno sviluppare l'industria della scienza e dell'informazione in un clima di libertà e di concorrenza. Qui sta il futuro della Calabria, della regione come dei mille legami che uniscono il nostro paese ai calabresi nel mondo''.