"Serpiente Emplumada. Central do Brasil" dopo Gilberto Gil e Maria Bethania ospita Caetano Veloso
Il Negroamaro Festival della Provincia di Lecce presenta l’interprete contemporaneo più rappresentativo di quell’immenso patrimonio artistico che è la musica brasiliana. "Serpiente Emplumada. Central do Brasil" dopo Gilberto Gil e Maria Bethania ospita Caetano Veloso.
Fuori dai facili esotismi, Veloso rappresenta la maturità artistica e politica di un intero continente, il superamento di una concezione panamericana, vagamente esotica e segnata da una stagione di dittature sanguinarie e totalmente prone al volere delle multinazionali.
Esiste ormai da anni un lento ma inesorabile processo di democratizzazione di quest’area, una ridefinizione di identità e di storie che hanno avuto come protagonisti importanti uomini di cultura simbolo nel passato di resistenza ed oggi di nuova coscienza. Accade così che si rilegga come un’espressione più complessa il "realismo fantastico" in letteratura, che per esempio si rivaluti l’origine di musica afroamericana del tango e che non si consideri più come musiche d’intrattenimento il son cubano, la salsa o come musica "do carnaval" la musica brasiliana.
Nel contesto della musica brasiliana Veloso costituisce un personaggio rivoluzionario. Inventore con Gil, Zè ed altri Bahiani del tropicalismo ha anticipato alla fine degli anni ‘60 quello che soltanto molto tempo dopo si sarebbe consolidato nell’idea di fare musica: la contaminazione tra la tradizione brasiliana e le innovazioni che generi all’apparenza tipicamente occidentali come il rock e non solo introducevano nella musica con fenomeni come i Beatles i Rolling Stones, Hendrix, Dylan e tanti altri.
Accanto a chiare prese di posizione politiche (resta storico il suo proibido proibir) queste idee costarono a Veloso un lunghissimo esilio in Europa, che ha senz’altro contribuito ulteriormente alla definizione di una poetica unica. Da sempre adorato in Brasile, è stata proprio l’Italia, alla fine degli anni ‘80, anzi la Puglia (come lui ha più volte affermato a giornali di mezzo mondo e per la precisione "un piccolo festival sull’Adriatico") a riconsegnarlo a questa parte del mondo in tutta la sua bravura di musicista e raffinatissimo interprete dotato di una vocalità "pericolosa come un sentimento". Una stima assoluta che lo ha reso uno dei musicisti più amati in tutto il pianeta.
Dal 1967 ha all’attivo più di 40 dischi, un’infinità di concerti e numeri ormai da spavento. A San Paolo o a Rio, a Bahia oppure a Buenos Aires o a Montevideo Veloso suona in grandi teatri tutte le sere anche per tre mesi di seguito, con il tutto esaurito dall’anno precedente. Tra gli ultimi episodi della carriera di Veloso, tenera dolce e potente resta negli occhi di tutti come un ricordo incancellabile l’apparizione in "Parla con lei" del regista spagnolo Pedro Almodovar. Un altro omaggio a quello che per Caetano resta una delle sue più importanti muse ispiratrici: il cinema.
Recentemente Feltrinelli ha pubblicato "Verità Tropicale ( musica e rivoluzione del mio Brasile)". In questo libro Caetano Veloso racconta la bossa nova, il Tropicalismo, la sua amicizia con Gilberto Gil, l’esilio londinese, il suo complesso apprendistato artistico. Racconta il Brasile, giovane e rivoluzionario e il gusto della vita mettendosi a nudo con generosità, ricchezza e miracolosa ingenuità.
Biografia
Caetano Veloso nasce nel 1942 a Bahia. Ancora bambino la sua famiglia si trasferisce a Salvador, dove inizia a studiare arte all’università. Il suo primo album, intitolato "Caetano Veloso" ha un grande successo fuori dal Brasile nel 1968 e li vale molti premi internazionali.
Nel 1969 registra un disco dal vivo con il suo amico Gilberto Gil dal titolo "Barra 69".
Caetano e Gilberto sono costretti ad abbandonare il paese nello stesso anno per motivi politici ed esiliati a Londra. Qui vivono nel mezzo del rock che si suonava per l’Europa. Il loro rientro in Brasile è datato 1972.
La sua attività musicale prosegue generando nuovi dischi, molti dei quali con la collaborazione di amici come Chico Buarque, Gal Costa e sua sorella María Bethania. Con questi ultimi e con l’aggiunta di Gilberto Gil forma un gruppo con il quale pubblica un disco intitolato "I dolci barbari". Nel 1977 pubblica "Bicho", un disco certamente influenzato dalla cultura nigeriana. Dopo pubblica una collezione di poemi con il titolo "Allegria".
Nel 1989 pubblica "Estrangiero", un misto della sua musica di sempre con le nuove sonorità brasiliane, come la bossa nova.
Nel 1987 pubblica una compilation dei suoi migliori successi e nel 1991 vede la luce "Circulado" uno dei suoi migliori dischi. I suoi ultimi lavori sono "Tropicalia 2" (1993), "Fina Estampa" (2000), "Noites do Norte" (2001) e "Live in Bahia" (2002).