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Buona fortuna, Puglia questa B sembra una A

Data: 14/09/2002 - Ora: 09:50
Categoria: Sport

Finalmente si comincia. Con due settimane di ritardo - per altro inutili, visto che 14 squadre restano ancora senza diritti televisivi - anche la serie B si mette in marcia. L'appuntamento è fissato per oggi, alle 20.30, quando le venti sorelle affronteranno le partite della terza giornata. Sarà un torneo stellare: una vera e propria appendice della serie A. Anzi, meglio visto che mai prima d'ora la B ha potuto contare su otto capoluoghi di regione e altre città del calibro di Verona, Lecce, Salerno, Siena e Livorno. Squadre che si sono rafforzate e pronostici incertissimi. Per la Snai, comunque, le favorite sono due: Sampdoria e Palermo. Ecco, dunque, in rigoroso ordine alfabetico, le 18 protagoniste della stagione che dovranno vedersela con Bari e Lecce nella corsa verso la A (sperando naturalmente che quella per la salvezza non tiri in ballo le due pugliesi).

Ancona - Squadra tutta nuova affidata a un grande vecchio: Gigi Simoni. La rivoluzione di Pieroni ha portato ad Ancona Schenardi, Maini, Magoni, Robbiati e, soprattutto, Ganz (che per il momento è infortunato).
Ascoli - È una neopromossa ambiziosa. Alla corte di Pillon sono arrivati il portiere Cejas, l'esterno nazionale costaricano Parks, l'attaccante slavo Muslimovic e l'ex rosanero Brienza. Cagliari - Acque agitate dopo l'esonero di Sonetti. Nell'isola, però, arriva Giampiero Ventura. Con lui l'uruguaiano O'Neill era una stella: magari tornerà a esserlo. Senza dimenticare un attacco "atomico" come quello composto da Suazo e Cammarata.
Catania - Il solito Gaucci non si smentisce. Prima ha voluto a tutti i costi Iaconi, in rotta con il Livorno, e a tre giorni dal via del campionato lo ha cacciato via sostituendolo con Pellegrino. La squadra, però, non è male: è appena arrivato Oliveira (capocannoniere della passata stagione). Gente come Gatti, Grieco, Possanzini, Bucchi e Mendil non si discute. Cosenza - Si riparte da Sala, tecnico in cerca di riscatto, e dalla bandiera Lentini. Marco Aurelio, Lanzaro, Guidoni, De Angelis, Casale e Alteri sono le nuove scommesse.
Genoa - Scongiurato il fallimento, Onofri si consola con la conferma di Carparelli e l'arrivo dell'attaccante rumeno Niculescu. Livorno - Tutto dipende dalla vena dell'ex barese Protti. Per il resto, il debuttante Donadoni sovrà sudare le proverbiali sette camicie per raggiungere la salvezza. Il lituano Danilevicius e il nigeriano Enyinnaya, un altro ex biancorosso, sono le novità.
Messina - Gli arrivi di Vicari e Savoldi, oltre ad Ametrano, danno un pizzico di serenità in più a Francesco Oddo. Obiettivo salvezza, ma con il ritorno di Buonocore si potrebbe sognare qualcosa di più. Napoli - Colomba è specialista in promozioni. E Napoli non può davvero mancare ancora per molto dal calcio che conta. Mancava una punta ed è arrivato Dionigi: se Stellone sta bene, sarà una delle coppie migliori. Palermo -Zamparini non ha badato a spese: Maniero, Asta, Zauli, Di Napoli, La Grotteria, Bilica, Sicignano. Adesso tocca a loro. Salernitana -Zeman farà le nozze con i fichi secchi? Ma con il boemo non si può mai dire. Sampdoria - Turci, Valtolina, Volpi, Cois, Pedone, Bazzani. E Novellino in panchina. Più di così il neopresidente Garrone non poteva fare. È la prima favorita della Snai: non può fallire. Siena - Lo scorso anno sembrava spacciato. Il ritorno di Papadopulo portò una salvezza davvero insperata. La squadra è stata rifondata con Mazzantini, Brambilla, Tiribocchi e Ghirardello. Ternana - Ripescati grazie al fallimento della Fiorentina, gli umbri puntano a essere l'outsider del torneo. Partenze dolorose (Miccoli, Bucchi e Dicara) ma arrivi importanti come quelli di Tarozzi, Frick e Zaniolo. Triestina - Squadra che vince non si cambia. Mai detto fu più rispettato come a Trieste. Gli unici volti nuovi nel team allenato da Ezio Rossi sono gli ex comaschi Bega e Zanini. Venezia -Bellotto ha tentato di ricostruire la squadra dopo il travaso di 15 giocatori a Palermo,. Un buon gruppo di giovani con quattro senatori del calibro di Calori, Rossi, Firmani e Poggi. Possibile sorpresa. Verona - A Malesani hanno venduto tutti i pezzi migliori, tanto che l'allenatore era pronto a dimettersi. È rimasto, alla fine, ma dovrà fare a meno di Oddo, Frick e Mutu. È arrivato un Vieri, ma non è quello giusto...
Vicenza - Mandorlini aveva chiesto soltanto una cosa: la conferma di Zauli. Il quale, invece, adesso èal Palermo. L'ex tecnico dello Spezia dovrà arrangiarsi. Ma in attacco, con Margiotta e Schwoch, non è messo tanto male.

Autore: Luca Pede

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