Domani torna in Italia la nave anfibia "San Giusto" dopo oltre sei mesi di attività nel Mare Arabico e nel Golfo Persico nell’ambito dell’Operazione Antica Babilonia. Alla cerimonia di rientro a Brindisi, alle 10, partecipato il sottosegretario alla Difesa Francesco Bosi e il capo di Stato maggiore della Marina militare, Marcello De Donno. La nave, partita da Brindisi il 5 giugno scorso, ha percorso 16.540 miglia, compiendo 154 "interrogazioni" nei confronti di mercantili, 102 ispezioni a bordo e 47 interventi di assistenza sanitaria a personale del naviglio commerciale. L’equipaggio, composto da 300 uomini circa, comprende una componente del Reggimento San Marco, personale sanitario specialistico, una componente dell’istituto Idrografico di Genova ed una elicotteristica. In particolare, i tre elicotteri SH3D imbarcati hanno garantito il supporto ad operazioni anfibie e il trasferimento degli uomini del contingente nazionale, compiendo 204 missioni, per un totale di circa 247 ore di volo. Gli uomini dell’istituto Idrografico hanno invece realizzato il progetto cartografico 50K, per la mappatura dell’area di Baghdad e l’aggiornamento della cartografia marina dell’area, producendo 2.523 carte nautiche e topografiche. Il comandante della nave, Pasquale Guerra, ha rilevato il 7 ottobre scorso Silvano Canarutto, che ha condotto la prima fase delle operazioni. Il contributo della Marina Militare all’Operazione Antica Babilonia comunque continua. In Iraq restano 130 uomini del Reggimento San Marco ed un’aliquota delle forze speciali del Comsubin, dislocati a Nassiriya.