Un commerciante di Brindisi ha scoperto di aver accettato senza accorgersene una moneta da un euro falsa e l'ha consegnata ai carabinieri è la seconda volta che in Italia (c'era stato un caso precedente a Napoli) viene sequestrata una moneta falsificata dall'introduzione dell'euro. Sono in corso verifiche anche in altre città italiane. L'euro falso è stato consegnato in una merceria del centro storico di Brindisi il cui titolare in un primo momento non aveva notato alcuna differenza rispetto alle altre monete. Poi, guardandola per bene, ha notato che qualcosa non andava.

Per cercare di capire il più possibile sui falsari e individuare il luogo nel quale il conio può essere avvenuto, i carabinieri hanno, tra l'altro, avviato uno studio sul tipo di metallo e sulle modalità con le quali la moneta è stata fatta.
Secondo gli investigatori, per le sue caratteristiche, la moneta falsa - a quanto si è saputo - dovrebbe provenire da un laboratorio ben attrezzato per coniare queste monete. Non è ancora noto se i sospetti di una Zecca clandestina portino a qualche località pugliese oppure in altre regioni.
I principali elementi di differenziazione della moneta falsa rispetto ad un euro vero stanno nel fatto che la moneta falsa è priva della data e della lettera R che sulle monete vere si trova sul lato raffigurante l'effigie dell'uomo di Leonardo.
Anche il bordo della moneta falsa è risultato meno spesso rispetto a quello originale. Caratteristiche che, comunque, sono difficili da rilevare senza prestare molta attenzione alla moneta. Proprio la scelta, per i falsari, di produrre monete - secondo gli investigatori - indica la pericolosità dell'organizzazione di falsari, dal momento che, in genere, si controllano più attentamente le banconote e poco le monete.